Juve-Salernitana, ora Allegri deve vincere: 352, 433 o 442, le probabili formazioni

Tra Serie A e Champions per i bianconeri vietato sbagliare, sono già match decisivi
Juve-Salernitana, ora Allegri deve vincere: 352, 433 o 442, le probabili formazioni© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Da oggi, dopo la giornata di riposo, Massimiliano Allegri ha una sessantina di ore per scegliere la formazione che affronterà domenica sera la Salernitana all’Allianz Stadium. Ovviamente valuterà le condizioni fisiche dei singoli alla luce di quanto sono stati utilizzati in queste prime sei partite stagionali e di chi è reduce da acciacchi. Ma a condizionare l’undici bianconero che scenderà in campo sarà anche la sfida successiva, Juventus-Benfica di mercoledì, cioè la partita di Champions League da vincere a tutti i costi per inseguire la qualificazione agli ottavi. Dopo il ko di Parigi è diventato obbligatorio non soltanto per smuovere la classifica, ma anche per fermare la diretta concorrente al secondo posto che garantisce il passaggio del turno.

Così come Dusan Vlahovic è rimasto in panchina a Firenze, in vista della trasferta di Parigi contro il Psg, non stupirebbe se il tecnico livornese decidesse di risparmiare Juventus-Salernitana a qualche big per averlo rigenerato per la Coppa. Ma prima ancora dei singoli, Allegri ha il dubbio sul sistema di gioco: anche se il tecnico ripete che i numeri (4-3-3, 3-5-2 o 4-4-2) contano poco, dipende dagli interpreti, l’incertezza riguarda come intende schierare l’attacco e la difesa: se appare abbastanza scontato che dietro torni a una retroguarda a quattro dopo l’esperimento a tre di Parigi (Bremer, Bonucci, Danilo), in attacco resta viva la doppia opzione, ovvero puntare sulla coppia d’attacco oppure sul tridente.

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A Parigi si sono visti in azione Vlahovic e Milik: anche se non sono andati a segno, i due attaccanti hanno saputo confezionare occasioni pericolose e hanno cominciato a cementare una certa sintonia nei movimenti a dimostrazione che possono coesistere. Eventualmente Moise Kean può candidarsi come l’alternativa qualora il polacco, arrivato il 26 agosto e subito gettato nella mischia, avesse bisogno di rifiatare. La scelta del doppio attaccante è stata dettata anche dall’assenza di Angel Di Maria, che punta a tornare contro il Benfica. Più collaudato invece il trio in attacco, con Vlahovic faro centrale e ai suoi lati probabilmente Cuadrado a destra e Kostic (o Kean) a sinistra.

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Se in difesa uno tra Danilo e Bremer potrebbe riposare, con le quotazioni di Gatti (o Rugani) in ascesa per un posto al centro della difesa, scalpita anche De Sciglio che può essere schierato terzino destro mentre sulla sinistra dovrebbe agire Alex Sandro. A centrocampo c’è abbondanza e Allegri potrebbe anche decidere di dare nuovamente un po’ di spazio ai giovani (Miretti o Fagioli): Paredes resta il punto fermo sul quale ruotare con McKennie e Locatelli, a Parigi sono partiti dalla panchina e potrebbero scendere in campo dal primo minuto. Molto dipenderà anche dalle condizioni di Rabiot, rientrato a Parigi dopo la botta alla caviglia. Infine in porta dovrebbe essere riconfermato Perin anche se Szczesny è sulla via del recupero. Ci sono ancora circa 60 ore, due allenamenti e una rifinitura, prima che Allegri decida.

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TORINO - Da oggi, dopo la giornata di riposo, Massimiliano Allegri ha una sessantina di ore per scegliere la formazione che affronterà domenica sera la Salernitana all’Allianz Stadium. Ovviamente valuterà le condizioni fisiche dei singoli alla luce di quanto sono stati utilizzati in queste prime sei partite stagionali e di chi è reduce da acciacchi. Ma a condizionare l’undici bianconero che scenderà in campo sarà anche la sfida successiva, Juventus-Benfica di mercoledì, cioè la partita di Champions League da vincere a tutti i costi per inseguire la qualificazione agli ottavi. Dopo il ko di Parigi è diventato obbligatorio non soltanto per smuovere la classifica, ma anche per fermare la diretta concorrente al secondo posto che garantisce il passaggio del turno.

Così come Dusan Vlahovic è rimasto in panchina a Firenze, in vista della trasferta di Parigi contro il Psg, non stupirebbe se il tecnico livornese decidesse di risparmiare Juventus-Salernitana a qualche big per averlo rigenerato per la Coppa. Ma prima ancora dei singoli, Allegri ha il dubbio sul sistema di gioco: anche se il tecnico ripete che i numeri (4-3-3, 3-5-2 o 4-4-2) contano poco, dipende dagli interpreti, l’incertezza riguarda come intende schierare l’attacco e la difesa: se appare abbastanza scontato che dietro torni a una retroguarda a quattro dopo l’esperimento a tre di Parigi (Bremer, Bonucci, Danilo), in attacco resta viva la doppia opzione, ovvero puntare sulla coppia d’attacco oppure sul tridente.

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