Juve, il retroscena: nella testa di Pogba

Famiglia, tifosi, Allegri e il super tapis roulant: Paul si ricarica così
Juve, il retroscena: nella testa di Pogba© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Il paradosso è che ultimamente si sta parlando molto dei “problemi di famiglia” di Paul Pogba e delle voci, indiscrezioni, notizie vere e proprie di cronaca giudiziaria che riguardano il tentativo di estorsione di cui è stato vittima il Polpo, per mano di uno dei fratelli, Mathias, assieme ad altre persone. In realtà, invece, è proprio nella famiglia che il centrocampista francese sta trovando conforto, spirito, energia, positività. Una famiglia allargata, peraltro. Composta cioè dalla moglie e dai figli, che stanno con lui e gli danno supporto anche durante i momenti di vera e propria terapia ed esercizi a casa. Lo spronano, lo incoraggiano, gli strappano un sorriso mentre fatica. Ma composta anche, la famiglia, dalla mamma Yeo Moriba cui Paul è legatissimo. Senza dimenticare la forza che Paul trae dal ricordo, sempre vivo, del papà Fassou Antoine, morto nel 2017. Proprio ieri Paul ha pubblicato via social una foto in sua memoria. Ma il bello è che la famiglia è così allargata da contemplare al suo interno milionate di persone: quegli stessi tifosi che hanno accolto con perplessità la scelta di Paul di non farsi operare subito, sono comunque i primi a sperare di riavere il campione in campo il prima possibile. Così come, ovviamente, manco a dirlo, lo sperano i compagni di Paul e il tecnico Massimiliano Allegri, che per Paul è un punto di riferimento. Non è mistero che siano state proprio le telefonate con Max - mai interrottesi, anche nei tempi del Manchester United - a svolgere un ruolo determinante nel convincere il giocatore a tornare a Torino. Così come l’affetto dei tifosi e una piazza che a Pogba ha rubato il cuore. 

Il difficile momento di Pogba

E dunque sta vivendo, Pogba, questo difficile momento di stop forzato con positività e con personalità. Il suo calvario è iniziato lo scorso 24 luglio, a seguito d’un movimento sfortunato durante un allenamento. Il male, gli esami del caso, il responso: lesione del menisco laterale. Nonostante i primi pareri dello staff bianconero e di un luminare di Los Angeles, il calciatore ha scelto di non farsi operare puntando tutto sulla terapia conservativa, salvo poi capitolare al cospetto dell’inevitabile e arrendersi agli esiti del provino fatto il 5 settembre, proprio mentre i compagni si apprestavano a partire per Parigi, dove avrebbero incontrato il Psg. 
Da allora un po’ di riposo, poi la graduale ripresa degli esercizi: un po’ di piscina, la corsa sul tapis roulant con camera d’aria antigravità. Il ritorno in campo e i cambi di direzione sono la chiave di tutto. Finora Pogba sta procedendo spedito secondo i tempi prestabiliti. In teoria il suo ritorno era datato 2 novembre: Juventus-Paris Saint Germain. Ma, stando alle ultime risposte, non è da escludere che Allegri possa convocare il suo pupillo già in occasione di Juventus-Empoli del 21 ottobre per fargli fare uno spezzone di gara propedeutica poi a Benfica-Juventus del 25. La partita che può decidere una stagione: quantomeno in negativo. In positivo ancora non basta... 
Pogba vuole esserci, vuole giocare. Ha letteralmente bisogno di giocare. Per ritrovare se stesso, per dare senso al ritorno in bianconero. Per tornare protagonista e ricominciare a vincere trofei.

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