Juventus, Iling al rinnovo: firma e i tifosi lo invocano in campo

Il classe 2003, protagonista assoluto nel finale contro il Benfica a Lisbona in Champions, è in scadenza e discute il prolungamento
Juventus, Iling al rinnovo: firma e i tifosi lo invocano in campo© Juventus FC via Getty Images

La contingenza è una fedele amica del talento, soprattutto se ancora verde e tutto da scoprire. Dall’esplosione di Marchisio nell’anno della Serie B in poi, la storia – anche quella della Juventus – lo testimonia e lo ribadisce. E questo, naturalmente, perché la necessità agevola l’opportunità e consente di bruciare le tappe. Ma, in ogni caso, non permette di scoprire la qualità, la stoffa, la vocazione. Per quelle ci vuole fiuto e occorre puntarci, con convinzione, in tempi non sospetti. Quanto capitato alla Continassa con Samuel Iling Junior, soltanto l’ultimo prospetto germogliato nel vivaio bianconero e già in evidenza con la prima squadra. Galeotti gli ultimi 20’ di una delle serate più buie della storia recente della Juventus, martedì sera al Da Luz contro il Benfica. Sul nobile palcoscenico della Champions League, infatti, l’ala inglese del 2003 ha mostrato i primi lampi con indosso la maglia bianconera. Colori che oggi veste, appunto, perché a Torino hanno creduto in lui fin dalla giovanissima età, quando lasciava intravedere colpi superiori alla media nell’Academy del Chelsea. Anni di scouting, quindi l’affondo: non appena possibile, nell’estate del 2020, quella del compimento dei 17 anni da parte del ragazzo. Cui non era certo arrivata la sola offerta della Juventus, oltre alla scontata proposta di permanenza da parte dei Blues. Sulle sue tracce, per fargli sottoscrivere il primo contratto della carriera, anche il Bayern Monaco, il Borussia Dortmund, il Psg. "Un giorno, mentre ero a casa con mio padre, è arrivata la chiamata della Juventus: sapevo che c’erano molti club europei interessati a me, ma ho riflettuto un solo attimo e hanno iniziato a venirmi in mente i volti di Nedved, Del Piero, Pogba, Tevez, Chiellini", ha raccontato lo stesso Iling dopo il suo approdo in Italia. Così è stata presa la decisione di lasciare casa, così è stato firmato l’accordo con i bianconeri. Che, appunto, hanno creduto fortemente in lui: al punto da battere l’agguerrita concorrenza internazionale e al punto da sottoporgli un contratto triennale, massima estensione possibile a quell’età.

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Iling in scadenza con la Juventus: si tratta il rinnovo

Ecco, e qui si arriva alla stretta attualità. Perché 2020 più 3 fa 2023 e questo significa che l’esterno offensivo, oggi 19enne, è in scadenza. Una condizione di cui alla Continassa sono consapevoli non certo da una settimana, ovvero da quando Iling ha iniziato a metter piede in campo tra i grandi (l’esordio assoluto contro l’Empoli, venerdì scorso, in campionato), tant’è vero che le trattative per il rinnovo sono in corso da settimane. E con reciproca soddisfazione, secondo quanto trapela, anche se ancora non si è arrivati al fatidico nero su bianco per sancire l’accordo che dovrebbe spingersi fino al 2027. La prestazione in Portogallo, in questo senso, potrebbe sancire un’immediata accelerata, proprio come una di quelle con cui l’inglese ha ubriacato il dirimpettaio Bah al Da Luz: vuoi per evitare che altri club, ingolositi dagli assist sfornati in Portogallo, inizino a giocare al rilancio, vuoi per scongiurare eccessive richieste al rialzo da parte dell’entourage del ragazzo. Che a Torino, per inciso, si trova bene: studia l’italiano quando non è in campo e a tavola apprezza il cibo del Belpaese. E che alla Juventus, come conferma lo stato avanzato della trattativa per il nuovo quadriennale, vuole restare ("I sogni si avverano!", il suo post su Instagram dopo la sfida del Da Luz). Per seguire le orme del coetaneo e amico fraterno Musiala, il cui trasferimento al Bayern Monaco nel 2019 lo ha ispirato dopo aver condiviso con lui la lunga trafila nel Chelsea. "A 16 anni ho dovuto pensare a cosa fosse meglio per il mio futuro e ho valutato che un’esperienza all’estero mi avrebbe permesso di crescere maggiormente", il racconto di Iling ripensando ai tempi di Londra. Ormai lontani, perché il presente da tre anni mostra la fisionomia della Mole all’orizzonte. E, con ogni probabilità, lo farà anche il futuro. Quello che Iling vuole vivere dal campo, un desiderio oggi condiviso con una larga fetta di tifosi bianconeri.

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La contingenza è una fedele amica del talento, soprattutto se ancora verde e tutto da scoprire. Dall’esplosione di Marchisio nell’anno della Serie B in poi, la storia – anche quella della Juventus – lo testimonia e lo ribadisce. E questo, naturalmente, perché la necessità agevola l’opportunità e consente di bruciare le tappe. Ma, in ogni caso, non permette di scoprire la qualità, la stoffa, la vocazione. Per quelle ci vuole fiuto e occorre puntarci, con convinzione, in tempi non sospetti. Quanto capitato alla Continassa con Samuel Iling Junior, soltanto l’ultimo prospetto germogliato nel vivaio bianconero e già in evidenza con la prima squadra. Galeotti gli ultimi 20’ di una delle serate più buie della storia recente della Juventus, martedì sera al Da Luz contro il Benfica. Sul nobile palcoscenico della Champions League, infatti, l’ala inglese del 2003 ha mostrato i primi lampi con indosso la maglia bianconera. Colori che oggi veste, appunto, perché a Torino hanno creduto in lui fin dalla giovanissima età, quando lasciava intravedere colpi superiori alla media nell’Academy del Chelsea. Anni di scouting, quindi l’affondo: non appena possibile, nell’estate del 2020, quella del compimento dei 17 anni da parte del ragazzo. Cui non era certo arrivata la sola offerta della Juventus, oltre alla scontata proposta di permanenza da parte dei Blues. Sulle sue tracce, per fargli sottoscrivere il primo contratto della carriera, anche il Bayern Monaco, il Borussia Dortmund, il Psg. "Un giorno, mentre ero a casa con mio padre, è arrivata la chiamata della Juventus: sapevo che c’erano molti club europei interessati a me, ma ho riflettuto un solo attimo e hanno iniziato a venirmi in mente i volti di Nedved, Del Piero, Pogba, Tevez, Chiellini", ha raccontato lo stesso Iling dopo il suo approdo in Italia. Così è stata presa la decisione di lasciare casa, così è stato firmato l’accordo con i bianconeri. Che, appunto, hanno creduto fortemente in lui: al punto da battere l’agguerrita concorrenza internazionale e al punto da sottoporgli un contratto triennale, massima estensione possibile a quell’età.

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