Se la Juventus ascoltasse Chiellini una volta buona

"Alla prima difficoltà i giocatori crollano. Il gruppo si scioglie troppo facilmente, oggi può soltanto limitare i danni". L'analisi dell'ex Capitano in calce all'eliminazione dei bianconeri dalla Champions League ha il pregio dell'autorevolezza di chi alle spalle ha 17 anni di Juve e 21 trofei ed è stato un leader assoluto di una squadra, oggi in preda a un'evidente crisi di gioco e d'identità
12) Giorgio Chiellini. Nel 2004 uno dei primi acquisti seguiti alla morte di Umberto Agnelli e poi pilastro della Juve di Andrea e suo amico. Perfetto esempio di stile Juve anche nella grinta feroce in campo e nell’educazione assoluta fuori.© www.imagephotoagency.it

Giorgio Chiellini ha vissuto per 17 anni con la maglia bianconera che gli è  rimasta incollata addosso come una seconda pelle, anche se adesso gioca a Los Angeles. Per questo, dall'alto dei 21 trofei che l'ex Capitano ha allineato nella bacheca del J Museum, le sue parole pronunciate a Sky in calce all'eliminazione dalla Champions e riportate stamane da Tuttosport, dovrebbero essere mandate a memoria dai  vecchi compagni.  Sono il frutto di una disamina lucida, schietta, incisiva: la stessa che Chiellini  farebbe se, anziché in California, oggi egli fosse nello spogliatoio della Continassa.

I dieci punti

Punto 1) "Alla prima difficoltà i giocatori crollano". 2) "Il gruppo si scioglie troppo facilmente". 3) "Ora la squadra può solo provare a limitare i danni". 4) "La gara contro il Benfica è stata molto negativa, ma conseguenza delle partite precedenti". 5) "Il gruppo ha ritrovato unità per una settimana, poi però alla prima difficoltà dimostra di non avere la forza per superarla". 6) "I giocatori non riescono a uscire da questa situazione e puntualmente crollano". 7) "Serve una scintilla, come all'Inter contro il Barcellona, ma questa Juve ha già perso troppe occasioni, anche se spero possa svoltare, magari proprio in occasione della sfida con i nerazzurri. I bianconeri devono arrivare alla sosta  con più punti possibile e poi costruire una nuova ripartenza". 8) "Il ritiro non serviva, anche se ha aiutato la squadra a trovare soluzioni, ma sono poche perché le fondamenta non sono solide". 9) L'obiettivo è la conferma nella Champions del prossimo anno. La juve ora deve recuperare Pogba, Chiesa, Di Maria e poi lanciare la rincorsa ai primi quattro posti da gennaio". 10) "Non vedo questo gruppo arrivare in fondo sino all'Europa League". Non c'è bisogno di aggiungere altro. Ubi maior minor cessat.

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