Le variabili che rendono impossibili calcoli e previsioni
La prima, naturalmente, riguarda il se. Se il processo sportivo si terrà, intanto, dal momento che il fascicolo – in linea teorica – potrebbe anche essere archiviato. E se le eventuali sanzioni previste dal comma 3 dell’articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva possano effettivamente incidere sulla graduatoria della Serie A: le pene, infatti, prevedono innanzitutto delle ammende e, solo in alcuni casi, uno o più punti di penalizzazione. Altra variabile, poi, è il quanto. Perché il numero dei punti eventualmente da sottrarre non è specificato dai codici né esiste una tabella che correli la gravità delle violazioni alla severità della sanzione. Il campo, insomma, è totalmente – e inquietantemente – discrezionale. E il tema si collega strettamente alla terza variabile, il quando. Il secondo grado di giudizio dovrebbe infatti cascare proprio a ridosso della chiusura della Serie A, anticipato da un primo grado che in ambito sportivo è già esecutivo. E quindi? E quindi i sempre eventuali punti di penalizzazione sarebbero applicati con effetto immediato ai bianconeri. A meno che la sentenza definitiva arrivi proprio sul gong del campionato: la sanzione sportiva, in quel frangente, potrebbe comunque essere applicata sulla stagione corrente e non “caricata” sulla successiva, ma solo a patto che svolga una funzione afflittiva e, dunque, penalizzi effettivamente la Juventus. Con la perdita dell’ipotetico titolo in caso di primo posto, per esempio.
Variabili che rendono impossibili calcoli e, in realtà, anche qualsivoglia tipo di previsione. Variabili che rendono “virtuale” il campionato di cui la squadra di Allegri riprenderà il bandolo nel tardo pomeriggio del 4 gennaio di fronte alla Cremonese.