Juventus, in quattro in lizza per la fascia destra

Ancora fuori Cuadrado: contro lo Standard un test in vista della Cremonese e un'occasione per i giovani di mettersi in mostra
Juventus, in quattro in lizza per la fascia destra

Cinque giorni e quattro ore: tanto separerà il fischio d’inizio di Juventus-Standard Liegi da quello di Cremonese-Juventus. Tempistica eloquente per spiegare come l’amichevole di domani alle 14.30 all’Allianz Stadium sarà qualcosa di diverso rispetto a quelle disputate a Londra con l’Arsenal il 17 dicembre e con il Rijeka già allo Stadium il 22, ma a porte chiuse. Domani invece ci sarà di nuovo il pubblico sugli spalti come era stato a Londra, per contribuire a riportare i giocatori in clima partita. Partita, ecco la differenza principale tra le amichevoli prenatalizie e quella di domani: le prime due, nonostante la cornice dell’Emirates, erano più allenamenti, funzionali a quella sorta di preparazione bis che la squadra ha effettuato a partire dal 6 dicembre. Servivano a riprendere familiarità con i principi di gioco di fronte a un avversario, a trovare progressivamente quella brillantezza e quel ritmo che gli allenamenti da soli non possono dare.

Prove generali di Serie A

Il test di domani sarà la prova generale per la ripresa del campionato, sarà una partita senza punti in palio: avrà anche lo scopo di dare un’ultima lucidata alla condizione dei bianconeri e alla loro intesa, ma servirà soprattutto a Massimiliano Allegri per testare la forma dei suoi e cominciare a valutare le scelte in vista della trasferta allo Zini del 4 gennaio alle 18.30. Scelte ancora condizionate dagli infortuni, oltre che dalle vacanze post mondiali dei giocatori che sono stati impegnati in Qatar. Di certo a Cremona non ci saranno i campioni del mondo Di Maria e Paredes, che arriveranno a Torino il 2 gennaio, mentre dovrebbe essere a disposizione Rabiot, atteso già oggi alla Continassa, voglioso di sfogare sul campo la rabbia per la finale persa a Lusail.

Fascia destra: l'incognita principale

L’incognita più grande, però, per Allegri riguarda la fascia destra, non a caso il settore prioritario nel mercato di gennaio. Non è infatti ancora disponibile Juan Cuadrado, alle prese con un’infiammazione al ginocchio destro e la cui gita sulla neve di martedì ha destato tra i tifosi altrettanti malumori di quella di Pogba a Natale. «Per la Cremonese credo di avere a disposizione Chiesa e De Sciglio», aveva detto il tecnico bianconero dopo il Rijeka e il recupero dell’attaccante a oggi sembra effettivamente sicuro. Meno certezze sul terzino, fermo dal 5 ottobre per una lesione di medio grado al retto femorale della coscia destra: la speranza è poterlo schierare a Cremona dopo averlo testato domani, ma Allegri valuta anche soluzioni alternative. E giovani: in caso di mancato recupero dell’ex milanista, infatti, sarebbero Marley Aké, Matias Soulé e Tommaso Barbieri a giocarsi il posto di esterno destro nel 3-5-2. Difficile infatti che alla prima partita dopo la sosta il tecnico rinunci subito al modulo con cui sono arrivare le sei vittorie consecutive senza subire gol, anche se non va escluso ed è probabile che nel prosieguo della stagione torni ad alternarlo con la difesa a quattro. Fermato a fine luglio da una frattura al perone destro riportata nell’amichevole contro il Real Madrid, Aké è rientrato in gruppo il 6 dicembre e ha giocato un quarto d’ora con l’Arsenal e un tempo con il Rijeka. Quattro presenze in campionato e due in Coppa Italia nella scorsa stagione, ha più esperienza rispetto a Barbieri e (anche se pure lui nasce esterno offensivo) più affinità con il ruolo rispetto a Soulé, che solo nelle ultime due amichevoli è stato provato da Allegri in quella posizione. Barbieri e Soulé, più difensivo il primo e più offensivo il secondo, possono però contare su una condizione (almeno in termini di tenuta) sicuramente migliore rispetto a un giocatore che non ha ancora disputato una partita ufficiale in questa stagione. Un bel triello, a meno che De Sciglio non cancelli tutti i dubbi.

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