Poteri pieni. Che diventeranno assoluti tra 15 giorni, quando il 18 gennaio l’assemblea dei soci nominerà il nuovo consiglio di amministrazione e, contemporaneamente, Maurizio Scanavino passerà da Direttore generale a nuovo amministratore delegato della Juventus, al posto del dimissionario Maurizio Arrivabene. Non una novità, certo, ma da ieri Scanavino ha di fatto una urgenza in più con cui confrontarsi: il calciomercato. Che ha riaperto i battenti, durerà sino alla fine del mese. Ma per sua fortuna la Juventus non lamenta criticità particolari. Di fatto si potrebbe andare avanti così, rimandando poi al mercato estivo gli interventi del caso per la rosa che dovrà affrontare la prossima stagione. Strategia che in realtà significherebbe accumulare lavoro extra da liquidare a fine campionato.
Il mercato di gennaio
In questa finestra invernale che si è appena aperta la società bianconera potrebbe intervenire sulla fascia destra per coprire un ruolo che solitamente vede Cuadrado come interprete principale: il colombiano, peraltro in scadenza a giugno, ora è out per un problema al ginocchio, così come il suo sostituto De Sciglio, che lamenta invece un problema muscolare. Dunque scende in campo Scanavino, costretto a prendersi in carico non solo i problemi gestionali ed economici della Juventus, in attesa di conoscere gli sviluppi e quindi il peso reale di quelli giudiziari. Il massimo dirigente bianconero deve infatti confrontarsi con un tema così particolare e articolato come il mercato. La filosofia con cui avvicina il tema è in linea con i principi generali che sottendono al corso del nuovo consiglio d’amministrazione: rigore, misura e ambizione. E anche il prossimo mercato bianconero, sia quello di questo mese che quello estivo, avrà come stelle polari proprio questi tre concetti.