Juve, l'ora di rialzare la voce: la gogna mediatica l'ha caricata a mille

In attesa di difendersi fuori dal campo, si riparte da Cremona per riprendere la corsa in campionato. Con il direttore generale Scanavino presente in tribuna

Pressione a mille atmosfere. Da gestire con sapienza e attenzione, in modo da trasformarla in energia pura e riuscire così a scaricare al meglio tutta la rabbia accumulata in questo lungo stop per il Mondiale. In cui la Juventus, quasi subito dopo la sosta, è finita suo malgrado al centro della gogna mediatica per via dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Torino per il presunto bilancio “alterato”. Dunque oggi si riparte e i giocatori hanno finalmente, nuovamente, la possibilità di parlare nel modo per loro più congeniale ed efficace: con i piedi, per trattare il pallone nel migliore dei modi. Tutte le accuse piovute addosso al mondo bianconero, tra inchiesta della giustizia ordinaria e sportiva, hanno evidentemente lasciato il segno nell’animo di Bremer e compagni. Perché uno può isolarsi finché vuole ma in questo mondo ipercollegato è sostanzialmente impossibile evitare contatti con l’esterno. E oggi ecco la prima possibilità per ricominciare a prendersi un po’ di quella luce bella e chiara che nelle ultime sei partite aveva illuminato la Vecchia Signora: sei vittorie su sei e zero gol incassati. Dunque la Juventus prova a respirare l’aria pura del campo dopo essersi dovuta sorbire le tossine delle intercettazioni piovutele addosso senza soluzione di continuità, a colpirla un giorno sì e l’altro anche.

Il primo match di una nuova era

Partita delicata, dunque, destinata a prescindere a entrare nella storia della società visto che Cremonese-Juventus sarà il primo match dell’era post Andrea Agnelli che dopo dodici anni e mezzo si è dimesso da presidente della Juventus, insieme con tutto il consiglio di amministrazione, lo scorso 28 novembre a seguito dei riverberi dell’inchiesta Prisma condotta dai pm torinesi. E al proposito si è in attesa di conoscere la data della prima udienza dal Gup, in cui va ricordato che la società avanzerà istanza sulla competenza territoriale per ottenere lo spostamento dell’eventuale processo da Torino a Milano oppure a Roma.

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Scanavino c'è

Ma tornando alla nuova dirigenza, chiamata a rimettere in ordine i conti e difendere il club dalle intemperie giudiziarie italiane e internazionali (leggasi Uefa), oggi in tribuna, allo stadio Zini di Cremona, è attesa la presenza di Maurizio Scanavino, attuale Direttore generale della Juve e dal prossimo 18 gennaio plenipotenziario juventino visto che diventerà amministratore delegato del club torinese. Lo scorso venerdì pomeriggio era sugli spalti all’Allianz Stadium per il pareggio tra Juventus e Standard Liegi e per dare un segnale forte anche alla squadra ha optato per limare ulteriormente le proprie brevissime vacanze con la famiglia e dunque accompagnare questo ritorno al calcio giocato e non più parlato o spifferato. L’area sportiva è saldamente nelle mani di Massimiliano Allegri che può contare sull’apporto pieno di Federico Cherubini ma prossimamente il massimo dirigente juventino inizierà il casting per individuare chi dovrà gestire nella prossima stagione le operazioni di mercato. Pleonastico ribadire quanto sarà importante per il gruppo bianconero ripartire con il ritmo scudetto adottato prima della sosta qatariota da 50 giorni che ha inevitabilmente scombussolato i bioritmi di tutte le squadre. Proprio per questa ragione sarà fondamentale non sbagliare il primo passo. La Juventus scenderà in campo alle 18.30, ovvero sapendo già il risultato del Milan che affronterà a Salerno la squadra di Davide Nicola all’ora di pranzo e prima del big match tra Inter e Napoli, calendarizzato alle 20.45. Dunque un mercoledì da vivere con un pieno di emozioni destinato a vivere un bis a stretto giro di posta con la diciassettesima giornata che fa già capolino con il prossimo weekend.

Juventus vaccinata

Del resto questo calendario ipercompresso risulterà un vantaggio per gli allenatori e le squadre abituate a gestire le pressioni forti. Bisognerà mantenere i piedi ben ancorati a terra per non decollare con la fantasia dopo una vittoria o vedere il morale finire sotto i tacchetti dopo una sconfitta. In questo senso si può dire che la Juventus affronta questo secondo atto della stagione da vaccinata visto che ha saputo superare l’avvio disastroso che l‘aveva fatta piombare quasi a metà classifica oltre che fallire l’accesso agli ottavi di finale di Champions League.

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Pressione a mille atmosfere. Da gestire con sapienza e attenzione, in modo da trasformarla in energia pura e riuscire così a scaricare al meglio tutta la rabbia accumulata in questo lungo stop per il Mondiale. In cui la Juventus, quasi subito dopo la sosta, è finita suo malgrado al centro della gogna mediatica per via dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Torino per il presunto bilancio “alterato”. Dunque oggi si riparte e i giocatori hanno finalmente, nuovamente, la possibilità di parlare nel modo per loro più congeniale ed efficace: con i piedi, per trattare il pallone nel migliore dei modi. Tutte le accuse piovute addosso al mondo bianconero, tra inchiesta della giustizia ordinaria e sportiva, hanno evidentemente lasciato il segno nell’animo di Bremer e compagni. Perché uno può isolarsi finché vuole ma in questo mondo ipercollegato è sostanzialmente impossibile evitare contatti con l’esterno. E oggi ecco la prima possibilità per ricominciare a prendersi un po’ di quella luce bella e chiara che nelle ultime sei partite aveva illuminato la Vecchia Signora: sei vittorie su sei e zero gol incassati. Dunque la Juventus prova a respirare l’aria pura del campo dopo essersi dovuta sorbire le tossine delle intercettazioni piovutele addosso senza soluzione di continuità, a colpirla un giorno sì e l’altro anche.

Il primo match di una nuova era

Partita delicata, dunque, destinata a prescindere a entrare nella storia della società visto che Cremonese-Juventus sarà il primo match dell’era post Andrea Agnelli che dopo dodici anni e mezzo si è dimesso da presidente della Juventus, insieme con tutto il consiglio di amministrazione, lo scorso 28 novembre a seguito dei riverberi dell’inchiesta Prisma condotta dai pm torinesi. E al proposito si è in attesa di conoscere la data della prima udienza dal Gup, in cui va ricordato che la società avanzerà istanza sulla competenza territoriale per ottenere lo spostamento dell’eventuale processo da Torino a Milano oppure a Roma.

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