Pressione a mille atmosfere. Da gestire con sapienza e attenzione, in modo da trasformarla in energia pura e riuscire così a scaricare al meglio tutta la rabbia accumulata in questo lungo stop per il Mondiale. In cui la Juventus, quasi subito dopo la sosta, è finita suo malgrado al centro della gogna mediatica per via dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Torino per il presunto bilancio “alterato”. Dunque oggi si riparte e i giocatori hanno finalmente, nuovamente, la possibilità di parlare nel modo per loro più congeniale ed efficace: con i piedi, per trattare il pallone nel migliore dei modi. Tutte le accuse piovute addosso al mondo bianconero, tra inchiesta della giustizia ordinaria e sportiva, hanno evidentemente lasciato il segno nell’animo di Bremer e compagni. Perché uno può isolarsi finché vuole ma in questo mondo ipercollegato è sostanzialmente impossibile evitare contatti con l’esterno. E oggi ecco la prima possibilità per ricominciare a prendersi un po’ di quella luce bella e chiara che nelle ultime sei partite aveva illuminato la Vecchia Signora: sei vittorie su sei e zero gol incassati. Dunque la Juventus prova a respirare l’aria pura del campo dopo essersi dovuta sorbire le tossine delle intercettazioni piovutele addosso senza soluzione di continuità, a colpirla un giorno sì e l’altro anche.
Il primo match di una nuova era
Partita delicata, dunque, destinata a prescindere a entrare nella storia della società visto che Cremonese-Juventus sarà il primo match dell’era post Andrea Agnelli che dopo dodici anni e mezzo si è dimesso da presidente della Juventus, insieme con tutto il consiglio di amministrazione, lo scorso 28 novembre a seguito dei riverberi dell’inchiesta Prisma condotta dai pm torinesi. E al proposito si è in attesa di conoscere la data della prima udienza dal Gup, in cui va ricordato che la società avanzerà istanza sulla competenza territoriale per ottenere lo spostamento dell’eventuale processo da Torino a Milano oppure a Roma.