Juventus, Milik e Kean: Vlahovic chi? Le ultime tre vittorie firmate dalla coppia che segna a raffica

Con il serbo out per pubalgia da fine ottobre, il polacco e l’azzurro hanno imparato a sfruttare lo spazio che si è aperto: hanno siglato loro i 5 gol per gli ultimi successi su Verona, Lazio e Cremonese

TORINO - Correva l’anno 2022. E correva il mese di ottobre. Allora correva e giocava per la Juventus anche Dusan Vlahovic: ultima presenza in campionato il 21 ottobre con l’Empoli (65 minuti) e a Lisbona il 25 ottobre in Champions con il Benfica (70 minuti). Poi il nulla. O quasi. La convocazione in Nazionale per il Mondiale in Qatar dove, complice anche l’eliminazione nella fase a giorni, il bomber non ha potuto recuperare al meglio dalla pubalgia che tuttora lo sta facendo allenare alla Continassa in solitaria. Per fortuna della Juventus, però, le uniche altre due punte a disposizione stanno regalando un aiuto di profilo alto. Sia in termini di gol, che di atteggiamento. Mai una polemica o una frase fuori posto a prescindere dal fatto che giochino dall’inizio o debbano entrare a gara in corso. La strana coppia, quella meno glamour rispetto all’appeal di Dusan Vlahovic, formata dai signori Kean e Milik. Che nelle ultime tre partite hanno monopolizzato il tabellino della Juventus alla voce marcatori regalando nove punti pesantissimi e utilissimi per puntellare una classiica ora più in linea con i sogni di mezza estate. Verona-Juventus 0-1 rete di Kean, Juventus-Lazio 3-0 doppietta di Kean e gol di Milik, Cremonese-Juventus 0-1 gol di Milik. Dunque i cosiddetti attaccanti di riserva funzionano eccome. E piace anche il loro modo di contribuire in campo, con ritorni almeno sino alla trequarti per dar man forte al centrocampo in fase di interdizione. Peraltro si stanno proponendo con medie-gol superiori a quella di DV9, che di reti in questa stagione ne ha segnate 7 in 1267 minuti. Per il polacco stesso numero di gol ma in soli 1136 minuti mentre Kean ha segnato cinque volte giocando però in tutto appena 629 minuti e quindi risultando quello con il fiuto migliore dei tre, almeno per il momento. Poter contare su una coppia così funzionale, quella formata da Kean e Milik regala serenità ad almeno tre soggetti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vlahovic tornerà senza avere il peso che lo aggrava da titolare con l'ossessione del gol

Innanzitutto Allegri, che può preparare le partite senza doversi inventare stregonerie tattiche per riusciere a mandare la Juventus in gol. Quindi la squadra stessa, ovvero i compagni, consapevoli e convinti di avere un terminale efficace, capace di capitalizzare la fatica e il lavoro che si svolge tra difesa e centrocampo. Ma c’è un terzo soggetto che può godere anche lui una dose supplettiva di serenità: Dusan Vlahovic! Già, proprio lui, il ragazzo costretto a diventare uomo poco più che ventenne e non ancora prontissimo per gestire al meglio le responsabilità e il peso di una maglia come quella bianconera. Troppe volte si è notata la sua ansia da prestazione, alla ricerca di un gol che pareva più una medicina alla sua agitazione interna che l’apice per vivere un momento di gioia pura. Ora, grazie alla possibilità di non sentire completamente sulle proprie spalle le sorti della Juventus in chiave marcatura, può recuperare la condizione senza affanni psicologici, provando così a immaginare un rientro più graduale anche a livello di stress mentale. Del resto l’abitudine a vivere con serenità certe pressioni può richiedere a volte qualche tempo in più, soprattutto se il carattere deve essere ancora in parte forgiato. Vlahovic ha ventidue anni, un’età in cui non è così scontato mettere a fuoco tutto e tutti in maniera precisa e naturale. Strano, ma vero. Proprio grazie a Milik e Kean, il processo potrebbe beneficiare di una accelerata.

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TORINO - Correva l’anno 2022. E correva il mese di ottobre. Allora correva e giocava per la Juventus anche Dusan Vlahovic: ultima presenza in campionato il 21 ottobre con l’Empoli (65 minuti) e a Lisbona il 25 ottobre in Champions con il Benfica (70 minuti). Poi il nulla. O quasi. La convocazione in Nazionale per il Mondiale in Qatar dove, complice anche l’eliminazione nella fase a giorni, il bomber non ha potuto recuperare al meglio dalla pubalgia che tuttora lo sta facendo allenare alla Continassa in solitaria. Per fortuna della Juventus, però, le uniche altre due punte a disposizione stanno regalando un aiuto di profilo alto. Sia in termini di gol, che di atteggiamento. Mai una polemica o una frase fuori posto a prescindere dal fatto che giochino dall’inizio o debbano entrare a gara in corso. La strana coppia, quella meno glamour rispetto all’appeal di Dusan Vlahovic, formata dai signori Kean e Milik. Che nelle ultime tre partite hanno monopolizzato il tabellino della Juventus alla voce marcatori regalando nove punti pesantissimi e utilissimi per puntellare una classiica ora più in linea con i sogni di mezza estate. Verona-Juventus 0-1 rete di Kean, Juventus-Lazio 3-0 doppietta di Kean e gol di Milik, Cremonese-Juventus 0-1 gol di Milik. Dunque i cosiddetti attaccanti di riserva funzionano eccome. E piace anche il loro modo di contribuire in campo, con ritorni almeno sino alla trequarti per dar man forte al centrocampo in fase di interdizione. Peraltro si stanno proponendo con medie-gol superiori a quella di DV9, che di reti in questa stagione ne ha segnate 7 in 1267 minuti. Per il polacco stesso numero di gol ma in soli 1136 minuti mentre Kean ha segnato cinque volte giocando però in tutto appena 629 minuti e quindi risultando quello con il fiuto migliore dei tre, almeno per il momento. Poter contare su una coppia così funzionale, quella formata da Kean e Milik regala serenità ad almeno tre soggetti.

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