Juventus, fuori la verità: sarà bianca o nera

A questo punto della stagione la squadra deve saper esprimere il proprio potenziale

Girare a destra o a sinistra? La Juve è chiamata alla svolta e la decisione non può più slittare. Non siamo al tempo in cui, a scuola, se non eri abbastanza bravo per essere subito promosso o così asinello da esser subito bocciato, venivi rimandato. E la pena di passare l’estate con la zavorra dei libri da aprire e studiare nelle materie zoppiccanti, solitamente veniva ricambiata a settembre dalla promozione differita nel tempo. No, a Nantes, questa sera, per la Juventus sarà più che mai... bianco o nero. Destra o sinistra. Passaggio del turno e qualificazione agli ottavi di finale con tanto di sorteggio da seguire domani con passione, sperando in una urna benefica. Oppure addio Europa, dopo il primo triste saluto di novembre quando non riuscì a passare la fase a gironi, a beneficio di Paris Saint Germain e Benfica. E così questa sera la Juventus finisce, suo malgrado e comunque inevitabilmente, sotto la lente di ingrandimento. Quindi, nel bene o nel male, tutto verrà amplificato. A guardare la Juventus di questa sera, costretta a correre, dribblare e giocare sull’orlo del burrone - ça va sans dire, visto che siamo in Francia - non soltanto i tifosi bianconeri ma gran parte di coloro che la Juve non la sopportano proprio, giusto per usare un eufemismo e non utilizzare la parola odio, che è sempre meglio lasciare in panchina. Tra l’altro l’Europa League arriva di giovedì, dopo che i grandi piatti della Champions sono stati serviti, per cui oggettivamente la scelta non può cadere che su questo Nantes-Juventus, “impreziosito” dall’1-1 materializzatosi all’Allianz con una buona dose di sfortuna, con un equilibrio più che mai sostenuto.

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Dimostrare che si è più forti

Per Allegri le percentuali di qualificazione sono divise al 50% ma è il gioco delle parti, si sa. Sta di fatto che per la Juventus quello di stasera sarà una sorta di esame di maturità aperto al pubblico, dove l’esito è destinato a lasciare il segno: nel bene o nel male. Una prova vincente e finalmente convincente rilancerebbe anche l’immagine del calcio di Allegri in campionato, quasi alla vigilia del derby calendarizzato e quindi moritificato per martedì prossimo. La classifica tra l’altro resta sempre con l’asterisco per cui, sino a quando non si sarà espresso il Collegio di Garanzia presso il Coni, la Juventus ha il diritto di sperare di veder tornare indietro i 15 punti di penalizzazione e quindi rimbalzare sino al secondo posto, agganciando così l’Inter. Ma come si diceva in apertura: destra o sinistra. Dallo stadio di Nantes della Beaujoire la Juve potrebbe anche uscire entrando in un tunnel buio e stretto qualora non dovesse aver la meglio su una squadra che in Ligue 1 occupa il tredicesimo posto con una rosa che vale circa un quarto di quello della Juventus. Ecco perché questa partita in terra di Francia sarà utile per pesare una volta per tutte la Vecchia Signora “a secco”. Senza borsette, cappelli, vestiti pesanti, ombrello e quant’altro... Se è vero che all’andata non ha vinto anche per i tre legni e per il clamoroso rigore non concesso a tempo scaduto, stasera deve vincere dimostrando che è più forte. Punto.

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Girare a destra o a sinistra? La Juve è chiamata alla svolta e la decisione non può più slittare. Non siamo al tempo in cui, a scuola, se non eri abbastanza bravo per essere subito promosso o così asinello da esser subito bocciato, venivi rimandato. E la pena di passare l’estate con la zavorra dei libri da aprire e studiare nelle materie zoppiccanti, solitamente veniva ricambiata a settembre dalla promozione differita nel tempo. No, a Nantes, questa sera, per la Juventus sarà più che mai... bianco o nero. Destra o sinistra. Passaggio del turno e qualificazione agli ottavi di finale con tanto di sorteggio da seguire domani con passione, sperando in una urna benefica. Oppure addio Europa, dopo il primo triste saluto di novembre quando non riuscì a passare la fase a gironi, a beneficio di Paris Saint Germain e Benfica. E così questa sera la Juventus finisce, suo malgrado e comunque inevitabilmente, sotto la lente di ingrandimento. Quindi, nel bene o nel male, tutto verrà amplificato. A guardare la Juventus di questa sera, costretta a correre, dribblare e giocare sull’orlo del burrone - ça va sans dire, visto che siamo in Francia - non soltanto i tifosi bianconeri ma gran parte di coloro che la Juve non la sopportano proprio, giusto per usare un eufemismo e non utilizzare la parola odio, che è sempre meglio lasciare in panchina. Tra l’altro l’Europa League arriva di giovedì, dopo che i grandi piatti della Champions sono stati serviti, per cui oggettivamente la scelta non può cadere che su questo Nantes-Juventus, “impreziosito” dall’1-1 materializzatosi all’Allianz con una buona dose di sfortuna, con un equilibrio più che mai sostenuto.

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