Di Maria-Juve, affare per tutti: parti più vicine e l'assist del decreto crescita

La conferma: è partita l’Operazione Fideo. Pessotto esce allo scoperto "Ci auguriamo che resti ancora con noi. Vincere qualcosa aiuterebbe..."
Di Maria-Juve, affare per tutti: parti più vicine e l'assist del decreto crescita© Juventus FC via Getty Images

Qualche mese fa i pianeti non erano allineati, per cui immaginare che Angel Di Maria e la Juventus potessero andare avanti insieme oltre giugno del 2023 sembrava un periodo ipotetico dell’irrealtà. Ma nelle ultime settimane qualcosa è cambiato. Per primo è stato il giocatore a non chiudere mai la porta all’ipotesi di, quantomeno, sedersi attorno a un tavolo per parlare di futuro con il club bianconero: a Torino la famiglia, che è l’aspetto più importante per l’argentino, si trova bene e tanto basta per almeno ragionare sulla possibilità di andare avanti. I tifosi, anche i più scettici, si stanno ricredendo: se in forma, Di Maria sposta quanto Lionel Messi, come aveva spiegato Scaloni, il ct della Seleccion, solo qualche giorno fa. Già, le condizioni fisiche: a 35 anni si è soggetti a qualche acciacco di troppo, ma alla Juventus quanto costerebbe sul mercato un giocatore capace di fare la differenza quanto il Fideo, nell’immediato?

Di Maria-Juve, la svolta

Tutte queste domande e i ragionamenti correlati rimbalzano nelle testa della dirigenza, ma le intenzioni sono state rivelate in maniera chiara da Gianluca Pessotto, a Nyon per i sorteggi di Europa League. E la frase su Di Maria è da considerarsi la prima e importante - ancor più perché pubblica - mossa bianconera in vista di un possibile prolungamento di contratto del fuoriclasse sudamericano. Il dirigente bianconero ha ovviamente elogiato la prestazione del Fideo, protagonista assoluto contro il Nantes grazie alla strepitosa tripletta: «Che bellezza quel primo gol... Un campione così è un vantaggio per tutti. Angel è importante e su di lui abbiamo puntato molto ad inizio stagione». Ma, soprattutto, il dirigente è andato oltre: «Ci auguriamo che Di Maria resti ancora, sarà importante finire bene e speriamo di riuscire a vincere qualcosa di importante: quello potrebbe aiutare. Angel darà tutto da qui alla fine. Sì, speriamo che possa restare con noi anche il prossimo anno». Nel frattempo era già arrivato un endorsement fondamentale, quello di Massimiliano Allegri: «Un campione così è un valore aggiunto, vederlo giocare è un piacere, godiamocelo», pur restando più vago sul futuro («Non so cosa accadrà»). Il fatto che la società, attraverso le parole chiare di Pessotto, abbia alzato la posta a così poche ore di distanza, non è un dettaglio di poco conto. E non è un dettaglio il fatto che il dirigente abbia sottolineato l’importanza di vincere qualcosa di importante, assicurandosi la partecipazione ad una competizione europea l’anno prossimo, che sia la Champions passando da un trionfo in Europa League o la stessa Europa League passando dalla Coppa Italia o dal posizionamento in campionato, in base a quello che verrà stabilito nelle varie aule della giustizia.

Le cifre

Di Maria vorrebbe chiudere la sua carriera, non è un mistero, al Rosario Central, dunque per il Fideo non è una questione di soldi. Almeno, non è la priorità assoluta. E l’operazione, per quanto non si tratti di un investimento a lungo termine, potrebbe pure essere conveniente per la società bianconera: è una scelta di vita, un fatto di blasone e stimoli internazionali da offrire a Di Maria il quale entrerà per forza di cose nell’ordine di idee di guadagnare meno di quest’anno (7,5 milioni), ma sopra quota 4 milioni bisognerà comunque veleggiare. Ma la Juventus potrà sfruttare a livello fiscale i vantaggi del decreto crescita, possibilità che consentirebbe al club di risparmiare sul lordo in un’eventuale prossima stagione ma anche in quella corrente. Ecco allora che gli euro-introiti servono eccome. Il matrimonio, dunque, si può rinnovare: le premesse ci sono tutte. Anche se prima sarebbe cosa buona e giusta vincere qualcosa insieme.

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