Danilo 7
A tratti patisce Karamoh quando lo punta in velocità, gioca con giudizio proprio per questo evitando troppe sortite, ma è imperioso nella prima vera uscita che compie: salta sopra a tutti e butta dentro di fronte il 2 a 2 con violenza.
Bremer 6.5
Ha come compito la marcatura di Sanabria, che un po’ lo porta in giro, un po’ si incunea. Lo perde due volte: sulla prima lo salva Szczesny, sulla seconda l’anticipo ingurgitato porta al 2 a 1 granata. Ma il voto decolla perché è lui a segnare di potenza e precisione la rete che spacca il derby. Bonucci (45’ st) ng.
Alex Sandro 6
Per lui le gare nella Juve diventano 300, sulle sue zolle più granata gli vanno a pestare i piedi, ma concede poco o nulla.
Cuadrado 6.5
Altro gol pesante al Toro, tanto per cambiare: con un missile da due passi deviato da Rodriguez. Spinge a intermittenza.
De Sciglio (23’ st) 6
Bada al fatto suo.
Barrenechea 6
E’ la vera sorpresa del derby: esordisce in campionato in regia, al posto di Paredes, dopo il debutto in prima squadra a novembre nel finale col Psg, in Champions. Dalla Next Gen al ruolo di direttore della doppia fase: che interpreta con un pizzico di timidezza e qualche errore di troppo nei fraseggi, ma senza mai farsi trovare fuori posto.
Pogba (23’ st) 6
Eppur esiste. Rieccolo: esordio stagionale come un Godot redivivo, nel boato dello stadio. Qualche veronica di rabbia.
Rabiot 6.5
Sonnecchia nel primo tempo, più scomparendo che comparendo all’improvviso. Cresce col tempo, si sposta in regia dopo l’ingresso di Pogba, domina e sigilla pure il risultato.
Kostic 7
Parte da indemoniato: nel primo quarto d’ora punta a ripetizione Singo e gli va via un paio di volte con classe e furbizia, sino a confezionare l’assist lungo per l’1 a 1 di Cuadrado. Poi il granata gli prende meglio le misure, ma resta insidioso.
Di Maria 5.5
Dal Nantes al Toro per navigare sulla trequarti in cerca di spiragli, che in realtà nei primi 45’ trova solo da angolo: quando la mette alla perfezione per Danilo. Spettatore, soprattutto.
Chiesa (23’ st) 6.5
Neanche il tempo di prendere confidenza col pallone: non ne ha bisogno per disegnare subito il cross per la testa vincente di Bremer.
Vlahovic 6.5
Inizia favorendo la rete lampo del Toro: è lui sull’angolo a tenere in gioco Karamoh. Combatte, la vede peraltro poco, infine sbatte contro la traversa quando Fagioli lo mette davanti a Milinkovic. Kean (41’ st) ng.
All. Allegri 7
Nel primo tempo concede il possesso palla ai granata, poi catechizza i suoi nell’intervallo, suona una sveglia che si sente in campo e gli effetti si vedono presto: illuminata strada facendo dall’artigliata delle sostituzioni in blocco.
Pogba (23’ st) 6
Eppur esiste. Rieccolo: esordio stagionale come un Godot redivivo, nel boato dello stadio. Qualche veronica di rabbia.