E adesso c’è anche una velenosa coda che potrebbe sfociare in braccio di ferro legale
Come in tutti i matrimoni che naufragano, si sa, le colpe - così come tutto il resto peraltro - sono da dividere a metà. Il manager dell’attaccante, Jorge Antun, ha la responsabilità di aver declinato la prima proposta di prolungamento: da allora, la dirigenza della Juventus si è irrigidita. E in particolare l’allora ad Maurizio Arrivabene era stato piuttosto diretto, anche pubblicamente, nelle dichiarazioni durante i lunghi mesi di stallo sul rinnovo: «L’acquisto di Vlahovic ha cambiato l’assetto tattico e il progetto. C’è stato un incontro chiaro e rispettoso con Dybala, un’offerta al ribasso non sarebbe stata rispettosa». E ancora, qualche mese dopo: «Le condizioni chieste dal giocatore erano molto onerose e impegnavano il club a livello pluriennale». Saltata la trattativa, il rapporto si è incrinato. E adesso c’è anche una velenosa coda che potrebbe sfociare in braccio di ferro legale. Quando un grande amore finisce, restano delusione e dolore.