Consiglio di Stato e ricorso Figc, la decisione: niente sospensiva!

La Juve avrà la carta. Si andrà in Camera di Consiglio il 23 marzo ma la richiesta di sospendere quanto intimato dal Tar non viene presa in considerazione: i dettagli

A Palazzo Spada a Roma si è scritta in queste ore un altro pezzettino di storia recente del calcio italiano, la cui palla continua a rimbalzare sui campi inconsueti delle istituzioni e dei tribunali. In ballo c'è il processo sulle plusvalenze, che vede la Juventus unica condannata a una penalizzazione di 15 punti in classifica, un ricorso al Tar vinto per costringere Chinè a mettere a disposizione l'ormai mitologica nota 10940 agli avvocati che difendono il club bianconero, e il Collegio di Garanzia del Coni, la Cassazione della giustizia sportiva, chiamata a decidere sul ricorso Juve contro la decisione della Corte Federale d'Appello. La decisione è arrivata nella tardissima mattinata di sabato 11 marzo: fissata Camera di Consiglio il 23 marzo prossimo e sospensiva non accolta, il Consiglio di Stato decide di vanificare la mossa della Figc di continuare a mantenere segreta l'ormai famosa carta tra Procura Federale e Covisoc, la famosa nota 10940 che dunque, come stabilito dal Tar, dovrà essere consegnata entro il termine massimo di lunedi prossimo agli avvocati che rappresentano il club bianconero, anche se trapela la volontà di procedere già nella giornata di oggi. “Va, quindi, ordinato alla Co.Vi.So.C. di ostendere al ricorrente copia della nota della Procura Federale, entro sette giorni dalla comunicazione, in via amministrativa, della presente sentenza ovvero dalla notifica, se antecedente”, recitava il dispositivo del Tribunale Amministrativo Regionale.

Consiglio di Stato, i fascicoli 2328 e 2329

Il dettaglio fascicolo 2328 e 2329 del 2023, depositato il 10 marzo, è inequivocabile: "Appello avverso sentenza nel rito accesso documenti - ex articolo 116 codice del processo amministrativo" - il cui oggetto è proprio il "diniego accesso ai documenti relativi a procedimento disciplinare sportivo". Sempre datata 10 marzo è l'istanza di fissazione dell'udienza e del ricorso, mentre è di oggi 11 marzo l'atto di costituzione depositato immediatamente dagli avvocati che rappresentano Paratici e Cherubini. Il primo, quello relativo alla sospensiva, è stato respinto, mentre per il secondo la quinta sezione ha disposto relativa camera di consiglio con decreto cautelare.

"Non sussiste ipotesi di estrema gravità e urgenza"

Il decreto del Consiglio di Stato recita così: "Considerato che non sussistono i presupposti per la visura monocratica e osservato che quanto dedotto dall'appellante può in ipotesi suffragare la sussistenza di un periculum in funzione di un'ordinaria richiesta cautelare collegiale, ma non di una richiesta ex art. 56 c.p.a., riservata alle sole ipotesi di "estrema gravità e urgenza" e quindi collegata ad un danno definibile come "catastrofico" per la parte deducente; per questi motivi respinge l'istanza e fissa per la discussione la camera di consiglio del 23 marzo".

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