L’importanza dei tifosi
I tifosi della Juventus, esaltati dalle parole del presidente Ferrero, sono protagonisti come e quanto i giocatori in campo, soffrono quotidianamente, sballotati da notizie (e pseudonotizie) sparate dalle cronache giudiziarie, sfogliano più i codici che gli almanacchi del calcio, vivono in uno stato di perenne e immeritata ansia, perché loro - a prescindere - sono innocenti e, in quanto tali, dovrebbero essere preservati dal casino e dai casini. Ogni vittoria, però, affila i loro sorrisi, temperando la loro goduria: riuscire ad agguantare il quarto posto fregandosene del Collegio di Garanzia dello Sport, sfidare le pene sul campo e conquistare l’obiettivo verrebbe più festeggiato degli ultimi due scudetti. E martedì c’è Juventus-Inter che oltre a essere Juventus-Inter, vale pure un pezzo di finale di Coppa Italia, altro capitolo di un romanzo epico che il popolo bianconero e la sua squadra hanno deciso di scrivere e del quale Massimiliano Allegri ha deciso di essere l’impaginatore. Nessun altro allenatore al mondo sarebbe stato in grado di gestire una situazione simile, isolando la squadra dal caos, motivandola e spingendola a credere clamorosamente in se stessa (il tutto barcamenandosi tra infortuni importanti). L’uomo degli scudetti potrebbe firmare il suo capolavoro senza vincerlo.