Manco a dirlo, non c’è solo la Juventus in ballo nel secondo filone di inchiesta - dopo quello legato alle plusvalenze - da poco chiuso dal procuratore federale Giuseppe Chiné. Ci sono anche i suoi ex o attuali dirigenti, ovviamente, ma ancora non basta. In ballo - nel senso di menzionati - vi sono altri 6 club e altri 12 operatori di mercato (agenti di giocatori) con cui la Juventus ha perfezionato operazioni ritenute degne di attenzione. Soggetti che in buona parte, volenti o nolenti, finiranno in un qualche modo menzionati nelle memorie difensive che i legali della Juventus stanno per presentare presso la Procura federale. Il termine ultimo per farlo scade questa settimana. Le difese vogliono provare a smontare le tesi del procuratore: in teoria inducendolo ad archiviare e a non procedere con il deferimento vero e proprio, o comunque gettando le basi per la controffensiva qualora si arrivasse a processo. Senza dimenticare, ovviamente, che sentendosi più o meno responsabili, una strada da non escludere è quella del rito alternativo (accordo pre-deferimento o patteggiamento pre-processo) che permetterebbe sconti di pena e, soprattutto, la possibilità di chiudere la vicenda senza portarsi ulteriori zavorre nella prossima stagione.