La Juventus Next Gen è un tesoretto: da Fagioli a Iling Jr, quanto valgono

Con Miretti, Soulé, Barrenechea e Barbieri, ma anche Huijsen e Yildiz, il valore è destinato a salire
La Juventus Next Gen è un tesoretto: da Fagioli a Iling Jr, quanto valgono© ANSA

Ricordate le cinque monete d’oro che il Gatto e la Volpe convincono Pinocchio a seminare nel Campo dei Miracoli, persuadendolo che ne sarebbero nate migliaia? Ecco, tra i campi di Vinovo e della Continassa è successo davvero e gli euro che la Juventus ha seminato si sono trasformati realmente in un tesoro. Un tesoro complicato da valutare, perché nel caso dei giovani è sempre difficile barcamenarsi tra il valore del momento e quello potenziale, ma di sicuro un tesoro. Un tesoro da decine di milioni di euro oggi, destinato a crescere e a superare presto la tripla cifra da cui già non è lontano. A fronte di una “semina” da meno di cinque milioni, ossia quanto sono costati in tutto i cartellini degli otto talenti più brillanti emersi di recente, o pronti ad emergere, dal settore giovanile bianconero.

Fagioli predestinato

Circa 200 mila euro erano serviti nel 2015 per prelevare dalla Cremonese il quattordicenne Nicolò Fagioli, già allora un predestinato. Dopo un campionato da trascinatore della Cremonese alla promozione in Serie A, in questa stagione il ventiduenne piacentino si è preso anche la Juve, con 35 presenze (23 da titolare), 2 gol e 4 assist. Un impatto che ha fatto schizzare il suo valore oltre 20 milioni: 25 potrebbero essere una valutazione adeguata, ma difficilmente la società bianconera li accetterebbe. Una minore incisività, zero gol e 3 assist, mantiene leggermente più bassa, sui 20 milioni, la valutazione di Fabio Miretti, 37 presenze (20 da titolare) a 19 anni: anche nel suo caso, però, non è certo una cifra a cui la Juve lo cederebbe. Per tesserarlo a 7 anni, ovviamente, non aveva speso niente.

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Quanto è costato Iling Jr?

Un indennizzo di formazione circa 130 mila euro è quanto versato al Chelsea dopo aver ingaggiato Samuel Iling Junior nel 2020, pochi mesi dopo l’arrivo a parametro zero dal Velez di Matias Soulé. Sono gli altri due talenti esplosi in questa stagione e solo il fatto che non abbiano ancora conquistato spazio con la continuità di Fagioli e Miretti tiene la loro valutazione un po’ più bassa, diciamo sui 15 milioni: anche nel loro caso però siamo lontani dal valore potenziale. Costati più cari, 2,5 milioni al Sion e 1,4 al Novara, Enzo Barrenechea e Tommaso Barbieri hanno assaggiato la prima squadra quel tanto che basta da portare il loro valore a poco meno del doppio di quelle cifre.

I prossimi? Yildiz e Huijsen

Devono invece ancora debuttare con i grandi i classe 2005 Kenan Yildiz e Dean Huijsen: ma il trequartista arrivato a parametro zero dal Bayern e il difensore centrale acquistato per 200 mila euro dal Malaga hanno già mostrato un tale talento con Primavera e Next Gen che non si sbaglia a dar loro una valutazione da 4 milioni. Puramente teorica, però, perché il valore potenziale di entrambi è molto, molto più alto. Già, i soldi seminati dalla Juve nei campi di Vinovo e della Continassa non hanno ancora finito di crescere.

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Ricordate le cinque monete d’oro che il Gatto e la Volpe convincono Pinocchio a seminare nel Campo dei Miracoli, persuadendolo che ne sarebbero nate migliaia? Ecco, tra i campi di Vinovo e della Continassa è successo davvero e gli euro che la Juventus ha seminato si sono trasformati realmente in un tesoro. Un tesoro complicato da valutare, perché nel caso dei giovani è sempre difficile barcamenarsi tra il valore del momento e quello potenziale, ma di sicuro un tesoro. Un tesoro da decine di milioni di euro oggi, destinato a crescere e a superare presto la tripla cifra da cui già non è lontano. A fronte di una “semina” da meno di cinque milioni, ossia quanto sono costati in tutto i cartellini degli otto talenti più brillanti emersi di recente, o pronti ad emergere, dal settore giovanile bianconero.

Fagioli predestinato

Circa 200 mila euro erano serviti nel 2015 per prelevare dalla Cremonese il quattordicenne Nicolò Fagioli, già allora un predestinato. Dopo un campionato da trascinatore della Cremonese alla promozione in Serie A, in questa stagione il ventiduenne piacentino si è preso anche la Juve, con 35 presenze (23 da titolare), 2 gol e 4 assist. Un impatto che ha fatto schizzare il suo valore oltre 20 milioni: 25 potrebbero essere una valutazione adeguata, ma difficilmente la società bianconera li accetterebbe. Una minore incisività, zero gol e 3 assist, mantiene leggermente più bassa, sui 20 milioni, la valutazione di Fabio Miretti, 37 presenze (20 da titolare) a 19 anni: anche nel suo caso, però, non è certo una cifra a cui la Juve lo cederebbe. Per tesserarlo a 7 anni, ovviamente, non aveva speso niente.

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