Sentenze Juventus, Coppa e penalizzazione: i sette giorni della verità

I due ambiti condizionano la strategia difensiva. Il secondo filone d’indagini, quello relativo alle manovre stipendi, dovrebbe vivere novità verso la fine del mese: tutti gli aggiornamenti

L'universo Juventus si appresta a vivere la settimana della verità. L’ennesima di questa assurda stagione, d’accordo. Ma comunque quella cruciale per poter mettere il naso oltre il presente e iniziare a immaginare il futuro. E il discorso vale a tutti i livelli della ramificata azienda bianconera. Nella serata di giovedì, infatti, il gruppo di Allegri si giocherà l’accesso alla finale di Europa League di fronte al Siviglia, mentre lunedì toccherà alla Corte Federale d’Appello esprimersi - per la seconda volta - riguardo la penalizzazione da comminare alla classifica dei bianconeri per il fascicolo federale sulle plusvalenze. Due temi distanti tra loro, sulla carta. Due risvolti della stessa medaglia, in realtà.

Lo scenario, a dire il vero, in casa bianconera si ripete ormai dallo scorso autunno, e dunque da circa sei mesi di questa stagione. I risultati ottenuti sul campo lungo un binario, le vicende giudiziarie lungo l’altro e un itinerario che porta spesso e volentieri le rotaie a incrociarsi. Come nello scorso gennaio, per esempio, quando il big match con il Napoli in campionato era arrivato a ridosso della penalizzazione di 15 punti per mano della Corte Federale d’Appello. Come ad aprile, ancor di più, quando il dispositivo del Collegio di Garanzia dello Sport in merito agli stessi 15 punti era stato pubblicato addirittura nelle ore precedenti la gara dell’Alvalade contro lo Sporting con la qualificazione alle semifinali di Europa League in palio.

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La Juve e il secondo filone di indagini

Ecco, questo dualismo si ripeterà nei prossimi sette giorni. I bianconeri saranno impegnati al Sanchez-Pizjuan senza sapere se quella che passa dall’Andalusia sia l’unica strada per l’Europa del prossimo anno o se gli sforzi in campionato potranno essere riconosciuti. E, quindi, quattro giorni più tardi, le figure apicali del club vigileranno sul verdetto della Corte Federale d’Appello con ogni prospettiva ancora aperta. L’organo dovrà rimotivare ed eventualmente rimodulare la penalizzazione, ma questa volta la classifica peserà un po’ di più, dato che a quel punto mancheranno soltanto due partite al termine e, quindi, il margine d’azione sarà minimo. Un problema per i bianconeri, perché la prospettiva di una sanzione che risulti afflittiva a 180’ dalla conclusione della Serie A, ma non decisiva alla fine, è complicata. Un’opportunità, però, al contempo, rispetto alla possibilità di incassare una decisione da parte della giustizia sportiva a campionato terminato.

Il tutto, naturalmente, a patto che la linea del tempo scorra senza alterazioni, sul fronte giudiziario più che su quello agonistico. Il secondo filone d’indagini, quello relativo alle manovre stipendi, dovrebbe vivere novità verso la fine del mese, quando scadranno i termini in favore del procuratore federale Giuseppe Chiné per rendere noti i deferimenti e, al contempo, in favore dei legali bianconeri per anticipare questo atto con un accordo di patteggiamento che trovi il gradimento anche della controparte. Queste evoluzioni potrebbero influire su ogni altro ragionamento, anche perché una applicazione di sanzione su richiesta delle parti anticiperebbe a quest’anno una penalizzazione che altrimenti - con ogni probabilità - finirebbe per slittare sul prossimo campionato con la celebrazione dell’intero processo.

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L'universo Juventus si appresta a vivere la settimana della verità. L’ennesima di questa assurda stagione, d’accordo. Ma comunque quella cruciale per poter mettere il naso oltre il presente e iniziare a immaginare il futuro. E il discorso vale a tutti i livelli della ramificata azienda bianconera. Nella serata di giovedì, infatti, il gruppo di Allegri si giocherà l’accesso alla finale di Europa League di fronte al Siviglia, mentre lunedì toccherà alla Corte Federale d’Appello esprimersi - per la seconda volta - riguardo la penalizzazione da comminare alla classifica dei bianconeri per il fascicolo federale sulle plusvalenze. Due temi distanti tra loro, sulla carta. Due risvolti della stessa medaglia, in realtà.

Lo scenario, a dire il vero, in casa bianconera si ripete ormai dallo scorso autunno, e dunque da circa sei mesi di questa stagione. I risultati ottenuti sul campo lungo un binario, le vicende giudiziarie lungo l’altro e un itinerario che porta spesso e volentieri le rotaie a incrociarsi. Come nello scorso gennaio, per esempio, quando il big match con il Napoli in campionato era arrivato a ridosso della penalizzazione di 15 punti per mano della Corte Federale d’Appello. Come ad aprile, ancor di più, quando il dispositivo del Collegio di Garanzia dello Sport in merito agli stessi 15 punti era stato pubblicato addirittura nelle ore precedenti la gara dell’Alvalade contro lo Sporting con la qualificazione alle semifinali di Europa League in palio.

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