L'universo Juventus si appresta a vivere la settimana della verità. L’ennesima di questa assurda stagione, d’accordo. Ma comunque quella cruciale per poter mettere il naso oltre il presente e iniziare a immaginare il futuro. E il discorso vale a tutti i livelli della ramificata azienda bianconera. Nella serata di giovedì, infatti, il gruppo di Allegri si giocherà l’accesso alla finale di Europa League di fronte al Siviglia, mentre lunedì toccherà alla Corte Federale d’Appello esprimersi - per la seconda volta - riguardo la penalizzazione da comminare alla classifica dei bianconeri per il fascicolo federale sulle plusvalenze. Due temi distanti tra loro, sulla carta. Due risvolti della stessa medaglia, in realtà.
Lo scenario, a dire il vero, in casa bianconera si ripete ormai dallo scorso autunno, e dunque da circa sei mesi di questa stagione. I risultati ottenuti sul campo lungo un binario, le vicende giudiziarie lungo l’altro e un itinerario che porta spesso e volentieri le rotaie a incrociarsi. Come nello scorso gennaio, per esempio, quando il big match con il Napoli in campionato era arrivato a ridosso della penalizzazione di 15 punti per mano della Corte Federale d’Appello. Come ad aprile, ancor di più, quando il dispositivo del Collegio di Garanzia dello Sport in merito agli stessi 15 punti era stato pubblicato addirittura nelle ore precedenti la gara dell’Alvalade contro lo Sporting con la qualificazione alle semifinali di Europa League in palio.