Szczesny, Siviglia-Juve, la stagione senza trofei e la guerra contro tutti

Il portiere polacco: "Qui si gioca per vincere. Io migliore in campo? Se vieni eliminato non servono a niente le parate. La penalizzazione ha creato confusione"

SIVIGLIA - C'è grande delusione in casa Juventus dopo l'eliminazione in semifinale di Europa League contro il Siviglia. Eppure i bianconeri erano passati in vantaggio con Vlahovic, appena entrato, ma poi ci hanno pensato due ex italiani e raggiungere e superare la Vecchia Signora: Suso e Lamela. È dunque tempo di bilanci e Szczesny, nonostante la grandissima prestazione (un suo volo plastico sul colpo di testa di En-Nesyri ha salvato il risultato mandando la partita ai supplementari), è deluso: “Se io faccio tante parate non è un buon segnale della nostra prestazione, sono state parate inutili. Mi dà poca soddisfazione in questo momento sinceramente, avrei preferito una partita da ‘senza voto’ in pagella ma passare il turno”.

Siviglia-Juventus, Szczesny dopo l'eliminazione dall'Europa LEague

“Rimane sempre una stagione senza trofei - continua l'estremo difensore polacco ai microfoni di Sky -, giocando alla Juve si compete per vincere i trofei, non tanto per partecipare. Ci sono state tutte le difficoltà che abbiamo affrontato, c’è stata la crescita di tanti ragazzi, ma quest’anno rimane per sempre una stagione senza trofei: non benissimo”. Ma non è finita qui, perché c’è ancora la questione pendente della penalizzazione sul finale di campionato: “Ha fatto anche bene allo spogliatoio, ci sentivamo di fare la guerra contro tutto e tutti. Poi sentir parlare di sentenze e penalizzazioni non aiuta: non so se lunedì ci sarà la nuova penalizzazione, c’è confusione. L’ordine fa bene a una società, quest’anno è stato molto particolare”.

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