Alessandro Del Piero, bandiera ed ex capitano della Juventus, ha commentato l'uscita dall'Europa League dei bianconeri arrivata per mano del Siviglia, che affronterà la Roma in finale a Budapest. L'ex numero 10 della Juventus ha dichiarato: "Szczesny è lì da abbastanza tempo e ha capito subito quella che è la mentalità di questo club, che ha la necessità, il dna e deve in qualche modo puntare a raccogliere qualche trofeo. La Juve arriva da anni fantastici, dove ne ha vinti tantissimi, ora c'è un momento di un certo tipo, particolare. Cambia comunque relativamente poco, perchè tutto quello che è successo dentro e fuori dal campo, per demeriti loro in una prima fase, perchè la prima fase della Champions è stata molto deludente, ma poi anche per eventi che non dipendevano da loro, per quello che è accaduto fuori, li ha portati in una folkloristica stagione, per dirla alla Allegri, dove comunque hanno fatto bene, perchè arrivare in semifinale, delineata da dettagli, ad avere un secondo posto in una classifica dove abbiamo tre squadre nelle finali di Coppe europee".
Del Piero: "Juve, è un anno transitorio"
Del Piero ha continuato ad analizzare la gara di Europa League affermando: "Ci sono anni transitori, questo è uno di quelli, ma loro hanno dimostrato di amare questa squadra, con il loro atteggiamento la loro unione e devozione al lavoro". Poi su quello che è successo in campo ha aggiunto: «Kean e Iling hanno fatto bene, non era un piano B. Sono mancati i dettagli, in questa partita sono state create molte più occasioni dell’andata ma anche di gran parte delle partite in stagione».