
La Juventus sta componendo il puzzle del settore tecnico che dovrà gestire la transizione dopo la tempesta e preparare il rilancio delle ambizioni bianconere. La fotografia della situazione attuale racconta di una figura in piena operatività (Giovanni Manna), di una che sta per tornare (Claudio Chiellini) e di una ancora in sospeso e attorno alla quale ruotano e ruoteranno gli altri pianeti della galassia tecnica bianconera: Cristiano Giuntoli. Tutto parte, ovviamente, da lui nella costruzione della nuova squadra del governo tecnico bianconero e anche i sassi, perfino quelli più levigati dal mare della “sua” Genova, conoscono la situazione: lui e la Juventus si sono annusati e scelti da tempo, ma il matrimonio è bloccato dalla situazione contrattuale che lo vede legato al Napoli ancora per una stagione.
Giuntoli-Juve, cosa manca
E qui, ovviamente si complica la vicenda perché da sempre e per sempre diventa complicato “liberarsi” da Aurelio De Laurentiis in persistenza di contratto. Giuntoli, ovviamente, lo sa e proprio per questo ha mantenuto un comportamento irreprensibile (nessuna operatività con i bianconeri) e rispettoso delle priorità del suo attuale presidente: prima deve scegliere l'allenatore, poi si discuterà delle esigenze altrui, compresa quella di Giuntoli che, ovviamente, ha fatto sapere da tempo la propria volontà di cambiare avventura, tanto è vero che lo stesso Adl ha discusso con tutti gli allenatore del casting chiarendo che non vi sarebbe stato un “grande” ds nel futuro Napoli. Resta arduo immaginare che il presidente decida di continuare a corrispondergli il milione (e rotti) netto che percepisce e, soprattutto, che intenda mantenere in organico un dirigente di tale spessore con il rischio che possa influenzare il “sistema Napoli.