"Il problema del calcio è che nei club ci devono essere i calciatori, chi capisce di calcio e non - con tutto il rispetto - gli avvocati ed i commercialisti che pensano di saper stare in un club. Se fossi la Juventus, una bandiera, un giocatore, un ragazzo come Alex che ha dato per 20 anni alla Juve, penso sia doveroso che lui sia dentro la società, non solo per lui ma per la società, per la gente, per quello che ha fatto, per la capacità calcistica che ha. Chi più di lui sa come muoversi nello spogliatoio, come scegliere i giocatori per la squadra attuale?". Lo ha dichiarato Francesco Totti, a Sky, su Alessandro Del Piero.
L'ex capitano della Roma partecipa insieme all'ex capitano della Juventus al talk "10+10 SKY 20 anni". Poi, sul suo addio al calcio: "Il mio addio al calcio? Non sei mai pronto a un giorno così, ma c'è un inizio e c'è una fine. Le facce della gente, dai bambini ai grandi che hai visto crescere, ti toccano".
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Le parole di Totti sull'addio al calcio
Totti ha poi aggiunto: "Vuol dire che in tutti quegli anni ho fatto sempre ciò che la gente aveva voluto che io facessi. I tifosi mi hanno dato la forza, la spinta per arrivare in fondo. Non sapevo cosa avrei voluto fare, dopo l'addio al calcio. Ora spero di trovare un'altra cosa che mi emoziona e mi fa star bene. Dopo aver fatto il passaggio da calciatore a dirigente, ho capito di essere ingombrante, perché non avevo la possibilità di esternare il mio parere".