AGLIANA - Piero Marini, amico della famiglia Giuntoli e storico responsabile del settore giovanile dell'Aglianese, conosce Cristiano fin da bambino e non fatica a descrivere cosa rappresenti per lui essere approdato alla Juventus: "Un sogno che si avvera, perché ha una storia familiare, che tutti qui in paese conoscono, di tifosissimi bianconeri".
"Per un bambino che cresce amando il calcio e i colori bianconeri, credo che diventare dirigente della stessa Juve sia un sogno realizzato. Mi sembra che abbia dimostrato di averne le competenze e la passione attraverso tutto il suo percorso".
Giuntoli, parla lo zio: il tifo Juve in famiglia
Raffaello Giuntoli, zio di Cristiano, non ha dubbi: "Lavorerà 20 ore al giorno, ma un'occhiata al Tour de France la darà. In casa siamo cresciuti a pane, calcio e ciclismo di contorno". E forse proprio in casa il nuovo dirigente bianconero ha cominciato a imparare il mestiere: "Abbiamo avuto due squadre, una di ciclismo e una di calcio. Quella di ciclismo si chiamava Gruppo Sportivo San Niccolò e ha avuto la sede proprio a casa di Tiziano, il padre di Cristiano. Quella di calcio si chiamava Fulgor, io e mio fratello Tiziano eravamo amministratori, direttori sportivi... tuttofare".
"Uno degli allenatori regalò a Cristiano il primo paio di scarpe da calcio. Ha sempre avuto una passione straordinaria fin da bambino. Per il calcio e per la Juve: mio fratello Tiziano, suo padre, era il punto di riferimento di tutti gli juventini del paese".
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