Elkann: "Juve soluzione del calcio italiano, Andrea Agnelli e Superlega"

Intervista all’ad di Exor: “Il colpo più importante l’abbiamo già fatto, è Giuntoli. Sempre usciti a testa alta dai momenti critici”
Elkann: "Juve soluzione del calcio italiano, Andrea Agnelli e Superlega"© Getty Images

"Il colpo più importante lo abbiamo già fatto. È l'arrivo a Torino di Cristiano Giuntoli, il nuovo direttore sportivo. Giuntoli porterà alla Juventus un modo di lavorare che valorizza i giovani talenti e costruisce i campioni". Lo spiega John Elkann, amministratore delegato di Exor, la holding della famiglia Agnelli, in un'intervista alla Stampa in occasione dei cent'anni della squadra bianconera.

"Juve ossatura del calcio italiano"

"Ovunque è stato, ha fatto un ottimo lavoro in questo senso. E ora avrà a disposizione i tanti giovani e forti talenti che abbiamo. Adattamento e innovazione, in perfetta continuità con la nostra storia", aggiunge Elkann che sottolinea "l'amore viscerale" che unisce la famiglia alla Juventus dal 24 luglio del 1923 a oggi e insieme "la responsabilità di costruire il futuro rinnovando e adattandosi ai tempi”. "La Juve - afferma Elkann - è stata storicamente l'ossatura del calcio italiano, ne è parte integrante. Ha dato la struttura alle nazionali che hanno vinto i titoli mondiali. Siamo sempre stati una forza positiva per il calcio italiano e vogliamo continuare ad esserlo, rimanendo aperti al dialogo e alla collaborazione con le istituzioni”.

La responsabilità della Juve

Quanto alle aspettative dei dipendenti delle aziende del gruppo e dei tifosi, Elkann spiega: "Noi abbiamo scelto di essere competitivi in tutti i mestieri in cui siamo impegnati. Cerchiamo di farlo con umiltà e senso di realismo. In qualunque contesto, imprenditoriale o sportivo, dove c'è fiera competizione, la sfida va affrontata con coraggio e determinazione. Questa è la responsabilità che noi sentiamo e che permette di durare nel tempo”.

Continuità con Andrea Agnelli

Elkann dice che la Juventus ha sempre dato alla famiglia "molte più gioie e soddisfazioni che delusioni" e, in relazione alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la società, ribadisce la convinzione "di aver agito in totale correttezza. Dunque ci siamo difesi e continueremo a far valere le nostre ragioni, senza arroganza, ma nel totale rispetto delle istituzioni". Per il futuro "nessuna discontinuità con Andrea, al contrario - spiega il presidente di Exor - esiste una chiara continuità tra le origini e oggi: una linea ininterrotta, fatta di innovazione, tenacia e soprattutto di emozioni impagabili che ci rendono felici di essere bianconeri”.

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Il momento critico

“Ne abbiamo passati di momenti critici, li abbiamo sempre affrontati, e ne siamo usciti a testa alta. Ne usciremo anche adesso e il tempo darà ragione delle nostre scelte. Non è la prima volta che ci capita. Nel 1980 un’inchiesta di scommesse arrivò a coinvolgere Paolo Rossi (che poi sarebbe risultato estraneo). La Juventus di Boniperti lo comperò nonostante la squalifica. Trapattoni continuò ad allenarlo e con successo: la conquista del ventesimo scudetto porta anche la sua firma. La sua vittoria fu anche la nostra, e ripagò di tutte le polemiche”.

Elkann e la Superlega

Il problema è sotto gli occhi di tutti: la Superlega c'è già, si chiama Premier League, il campionato inglese. Gli altri campionati nazionali mostrano una deriva ormai evidente: i giocatori più bravi vanno a giocare in Inghilterra, finendo per impoverire le competizioni locali”.

La festa per il centenario

Sarà una festa che durerà fino all'autunno. Una serie di momenti da vivere in famiglia e con chi condivide la passione per la Juve. Si parte domani sul nostro sito, poi durante l'estate avremo altre iniziative: il 9 agosto diamo appuntamento a tutti all'Allianz Stadium per un allenamento aperto e dopo altre iniziative tutto culminerà con due sorprese... Pura gioia bianconera".

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Delusione Champions

"Le delusioni servono, fortificano. Se perdi come abbiamo perso contro il Maccabi, certo che fa male. Ma quello è un momento decisivo per imparare. Penso che l'importante sia sempre cercare di far meglio".

“Juve squadra di una famiglia”

Siamo prima di tutto dei tifosi. Ci sono squadre di calcio che sono legate ad un’azienda, ne sono storicamente l’emanazione, come è stata il Psv Eindhoven con la società olandese Philips. La Juventus no. Non è mai stata l’emanazione di una società come la Fiat. È sempre stata la squadra di una famiglia, non di un’azienda”.

Non è solo sport

Siamo diventati la prima società italiana con uno stadio di proprietà. Non solo un’operazione sportiva: è un contributo per valorizzare un’intera zona di Torino, un fatto di cui siamo moto orgogliosi. Come lo siamo delle molte iniziative di responsabilità sociale che abbiamo sviluppato localmente e che da quest’anno proporremo alle scuole, per formare i più giovani sui temi della socialità, della diversità e dell’inclusione, che sono parte integrante del ruolo della Juve in campo e fuori dal campo”.

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"Il colpo più importante lo abbiamo già fatto. È l'arrivo a Torino di Cristiano Giuntoli, il nuovo direttore sportivo. Giuntoli porterà alla Juventus un modo di lavorare che valorizza i giovani talenti e costruisce i campioni". Lo spiega John Elkann, amministratore delegato di Exor, la holding della famiglia Agnelli, in un'intervista alla Stampa in occasione dei cent'anni della squadra bianconera.

"Juve ossatura del calcio italiano"

"Ovunque è stato, ha fatto un ottimo lavoro in questo senso. E ora avrà a disposizione i tanti giovani e forti talenti che abbiamo. Adattamento e innovazione, in perfetta continuità con la nostra storia", aggiunge Elkann che sottolinea "l'amore viscerale" che unisce la famiglia alla Juventus dal 24 luglio del 1923 a oggi e insieme "la responsabilità di costruire il futuro rinnovando e adattandosi ai tempi”. "La Juve - afferma Elkann - è stata storicamente l'ossatura del calcio italiano, ne è parte integrante. Ha dato la struttura alle nazionali che hanno vinto i titoli mondiali. Siamo sempre stati una forza positiva per il calcio italiano e vogliamo continuare ad esserlo, rimanendo aperti al dialogo e alla collaborazione con le istituzioni”.

La responsabilità della Juve

Quanto alle aspettative dei dipendenti delle aziende del gruppo e dei tifosi, Elkann spiega: "Noi abbiamo scelto di essere competitivi in tutti i mestieri in cui siamo impegnati. Cerchiamo di farlo con umiltà e senso di realismo. In qualunque contesto, imprenditoriale o sportivo, dove c'è fiera competizione, la sfida va affrontata con coraggio e determinazione. Questa è la responsabilità che noi sentiamo e che permette di durare nel tempo”.

Continuità con Andrea Agnelli

Elkann dice che la Juventus ha sempre dato alla famiglia "molte più gioie e soddisfazioni che delusioni" e, in relazione alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la società, ribadisce la convinzione "di aver agito in totale correttezza. Dunque ci siamo difesi e continueremo a far valere le nostre ragioni, senza arroganza, ma nel totale rispetto delle istituzioni". Per il futuro "nessuna discontinuità con Andrea, al contrario - spiega il presidente di Exor - esiste una chiara continuità tra le origini e oggi: una linea ininterrotta, fatta di innovazione, tenacia e soprattutto di emozioni impagabili che ci rendono felici di essere bianconeri”.

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