«Ciaoooo Fedeeeee», urla un ragazzo di bianconero vestito, in italiano quasi perfetto all’uscita del gruppo squadra dall’hotel, vista mozzafiato sul porto turistico di Marina del Rey, affacciato sul Pacifico. Lui, Fede, è Federico Chiesa che alza la mano in segno di saluto, allarga il sorriso e si rimette in marcia, obiettivo allenamento.
Già, ritrovare il sorriso: un mantra dell’attaccante azzurro all’alba di una stagione che dovrà essere di svolta, in un modo o nell’altro.
Chiesa, anno zero Juve
Chiesa anno zero: potrebbe essere il titolo della storia, come fosse un film di Hollywood. Del resto il grave infortunio al crociato del gennaio del 2022 era diventato a tutti gli effetti un docu-film per raccontare il lento recupero, la sofferenza, la forza degli affetti e della famiglia, la progressiva rinascita. Ora Fede vuole scrivere una sceneggiatura diversa, partendo dalla tournée americana: l’anno scorso non ne aveva potuto prendere parte a causa, appunto, dei postumi della rottura del crociato, un guaio fisico che ne ha pregiudicato inesorabilmente l’intera stagione, tra pochi lampi, tante zone grigie e continui stop and go.
