Chiesa, Juve in mano: tutta un'altra storia, tra elogi, posizione e mercato

Tra gli attaccanti è il più in forma e per lui può arrivare un’offerta super. Avvio di stagione brillante: scenario completamente diverso rispetto a un anno fa

«Ciaoooo Fedeeeee», urla un ragazzo di bianconero vestito, in italiano quasi perfetto all’uscita del gruppo squadra dall’hotel, vista mozzafiato sul porto turistico di Marina del Rey, affacciato sul Pacifico. Lui, Fede, è Federico Chiesa che alza la mano in segno di saluto, allarga il sorriso e si rimette in marcia, obiettivo allenamento.

Già, ritrovare il sorriso: un mantra dell’attaccante azzurro all’alba di una stagione che dovrà essere di svolta, in un modo o nell’altro.

Chiesa, anno zero Juve

Chiesa anno zero: potrebbe essere il titolo della storia, come fosse un film di Hollywood. Del resto il grave infortunio al crociato del gennaio del 2022 era diventato a tutti gli effetti un docu-film per raccontare il lento recupero, la sofferenza, la forza degli affetti e della famiglia, la progressiva rinascita. Ora Fede vuole scrivere una sceneggiatura diversa, partendo dalla tournée americana: l’anno scorso non ne aveva potuto prendere parte a causa, appunto, dei postumi della rottura del crociato, un guaio fisico che ne ha pregiudicato inesorabilmente l’intera stagione, tra pochi lampi, tante zone grigie e continui stop and go.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Chiesa in campo contro il Milan

Questa nuova storia da scrivere deve essere con la Juve: questo è il pensiero dei tifosi, una sorta di plebiscito anche qui in California, chiacchierando con chi sperava di vedere Chiesa già all’opera con il Barcellona dalle parti di San Francisco, nella sfida poi annullata a causa del virus che ha colpito i blaugrana. La stessa gente che aspetta il duello con il Milan per poter vedere da vicino uno dei giocatori entrati maggiormente nel cuore dei bianconeri. Il sentimento popolare è quello, ma non sempre si sposa alla perfezione con le esigenze e le aspettative di tutte le parti in causa.

Juve, Chiesa e una stagione 'normale'

Intanto, prima di capire quale sarà il destino, Chiesa prova a cominciare una stagione “normale”, cioè con una preparazione estiva regolare, senza contrattempi, per poter ritrovare la condizione ideale che non può mancare in un giocatore con le sue caratteristiche: esplosività, potenza e al tempo stesso agilità, che sono i punti di forza di Fede, devono essere sorretti da una certa brillantezza. E i primi riscontri americani sembrano incoraggianti, pur con la dovuta cautela e la necessità di gestirsi senza forzare: nei primi allenamenti californiani Chiesa ha mostrato una cilindrata diversa, spingendo anche nella partitella a campo ridotto. Spesso lo staff, da Allegri a Magnanelli, ha sottolineato le buone giocate dell’attaccante azzurro: il rapporto con Max è uno dei temi più caldi e chiacchierati nell’ambiente juventino e non da oggi.

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Chiesa e il ruolo nella Juventus

Ma è importante anche la questione legata alla collocazione nella struttura di gioco che sarà ancora appoggiata a un 3-5-2 di base, poi mutevole: un “non problema”, direbbe Max, perché contano i giocatori e non gli schemi, però l’equivoco tattico rischia di essere un freno ed è un nodo da risolvere, cominciando proprio dalle prime uscite americane. Il fatto di non riuscire a rendere al massimo in un sistema che può diventare una gabbia soffocante è un pensiero che balena non solo nella testa dei tifosi.

Chiesa e il mercato Juve

E alla finestra ci sono i club di mezza Europa che lo guardano e che sono convinti che Chiesa possa tornare il fulmine accecante dell’Europeo del 2021, trascinante e decisivo, prima dell’infortunio del gennaio 2022. «Ripartiamo da Chiesa» aveva detto Giuntoli, rimarcando al tempo stesso che nessuno è incedibile in questa sessione di mercato, a fronte di un’offerta irresistibile che finora evidentemente non è ancora arrivata. Ma c’è tempo per bussare alla porta della Signora: intanto Chiesa punta prima a ritrovare il sorriso, la condizione migliore, la voglia e la consapevolezza di poter tornare a incantare i tifosi come un paio di anni fa. Insomma, la ripartenza nel suo anno zero. Se poi sarà ancora con la maglia della Juventus, lo scopriremo: non resta che aspettare.

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«Ciaoooo Fedeeeee», urla un ragazzo di bianconero vestito, in italiano quasi perfetto all’uscita del gruppo squadra dall’hotel, vista mozzafiato sul porto turistico di Marina del Rey, affacciato sul Pacifico. Lui, Fede, è Federico Chiesa che alza la mano in segno di saluto, allarga il sorriso e si rimette in marcia, obiettivo allenamento.

Già, ritrovare il sorriso: un mantra dell’attaccante azzurro all’alba di una stagione che dovrà essere di svolta, in un modo o nell’altro.

Chiesa, anno zero Juve

Chiesa anno zero: potrebbe essere il titolo della storia, come fosse un film di Hollywood. Del resto il grave infortunio al crociato del gennaio del 2022 era diventato a tutti gli effetti un docu-film per raccontare il lento recupero, la sofferenza, la forza degli affetti e della famiglia, la progressiva rinascita. Ora Fede vuole scrivere una sceneggiatura diversa, partendo dalla tournée americana: l’anno scorso non ne aveva potuto prendere parte a causa, appunto, dei postumi della rottura del crociato, un guaio fisico che ne ha pregiudicato inesorabilmente l’intera stagione, tra pochi lampi, tante zone grigie e continui stop and go.

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