Senza Pogba, è stato lei ad agire tra le linee, più avanzato. Succederà di nuovo? Le piace?
«In realtà il ruolo che preferisco sempre è quello della mezzala, in modo da avere la possibilità di abbassarmi ma anche di andare tra le linee. Poi se il mio ruolo in campo avanza un po’, va bene: io sono a completa disposizione del mister e della squadra. Mi piace anche svariare un po’ all’interno del campo, giocare con la squadra, quindi più da mezzala».
Dica la verità: quanta voglia ha di segnare il primo gol in prima squadra in gare ufficiali?
«Il gol in prima squadra che non è ancora arrivato è più una soddisfazione personale: sarebbe davvero bello realizzare il primo dopo tutti gli anni di settore giovanile. Ma l’obiettivo è di farne tanti, di gol: metterne a segno un buon numero, ecco. Però devo effettivamente rompere il ghiaccio».
Che significato ha per lei il rinnovo fino al 2027?
«Il rinnovo fino al 2027 per me ha un forte significato perché è la prosecuzione di un percorso che dura da tanti anni. Quando si prolunga il contratto con la Juventus con una maglia così importante è sempre motivo di orgoglio. E una bella soddisfazione».
E un segnale di fiducia del club.
«La società mi ha dimostrato sempre piena fiducia. Il rinnovo è la ciliegina sulla torta».
Eppure è sempre al centro di voci di mercato: si parla di prestito. Cosa è meglio per lei, in questa fase della carriera?
«Adesso non si può dire con certezza: c’è ancora la tournée, abbiamo due partite negli Stati Uniti e pensiamo a quello. Poi quando si tornerà dall’America, io e la società decideremo quale sarà il percorso migliore per questa stagione. Lo vedremo dunque dopo la tournée: sono tranquillo».
Le proposte ci sono?
«L’interesse di alcune squadre c’è stato, in effetti. Però come ho detto si vedrà ad agosto...».
Con lei in tourné ci sono ragazzi più giovani: Yildiz, Huijsen, Nonge. Fa già da chioccia?
«No no, i ragazzi sono in gamba: non hanno bisogno del mio aiuto, siamo tutti giovani. Ci troviamo bene tra di noi, è un gruppo che tiene alta la spensieratezza: è un punto di forza della squadra».