Weah e la Juve: “Scioccato dal primo giorno. Qui anche per… Fonseca”

Il nuovo esterno, ai microfoni di DAZN, ha raccontato il suo impatto con il mondo bianconero
Weah e la Juve: “Scioccato dal primo giorno. Qui anche per… Fonseca”

C'è curiosità intorno al nuovo acquisto della Juventus, Timothy Weah. Calciatore duttile (che ha spiegato quale ruolo preferirebbe), con esperienza internazionale e arrivato in bianconero con grande voglia.

Una voglia che traspare dalle parole che l'esterno statunitense ha rilasciato ai microfoni di DAZN. L'arrivo alla Juve (ma non solo) tra gli argomenti toccato durante l'intervista.

Weah e l'arrivo alla Juventus

In merito all'approdo in bianconero ha espresso grande gioia ed entusiasmo: "Sono davvero felice. Non lo dimostro, ma sono molto felice. È un sogno che si avvera, qualcosa che sogno da sempre. Posso soltanto ringraziare Dio e la mia famiglia per avermi sempre sostenuto. E adesso sono qui, e sono davvero entusiasta. Mi alleno da alcuni giorni, ho conosciuto i compagni di squadra: mi piace stare qui. È un club incredibile. Sicuramente mio padre ha avuto un ruolo chiave nella mia scelta, ma fin da quando ho saputo dell'interesse della Juve ero disposto a qualsiasi cosa pur di venire. Da quel momento ho iniziato a seguire la squadra, vedere le partite, per farmi trovare pronto una volta arrivato".

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Il gruppo bianconero e... Fonseca

Uno degli elementi che ha maggiormente colpito Weah è il gruppo che c'è alla Juventus. Una squadra che ha raggiunto anche grazie alle parole di un suo ex allenatore che il calcio italiano lo conosce bene: "Qui c'è un grande gruppo, c'è equilibrio tra i ragazzi giovani e quelli esperti: ci sono figure come Danilo o Alex Sandro, questo equilibrio è importante per la squadra. Credo che impareremo tutti gli uni dagli altri, i giovani apprenderanno dai più grandi. È stupefacente la qualità dei giocatori che abbiamo, quella dello staff tecnico: tatticamente e umanamente è uno dei migliori al mondo. Sono belle persone e sono felice di essere qui, in un club leggendario. Puoi subito notare che l'allenamento è diverso: innovazione, freschezza, intensità. Se Paulo Fonseca (ex allenatore della Roma, ha allenato Weah al Lille, ndr) mi ha mai raccontato qualcosa del calcio italiano? Sì, l'ha fatto. Quando è arrivato in squadra, abbiamo capito cosa fosse davvero il vero calcio italiano, perché è arrivato subito dopo la Roma. Quindi le sessioni di allenamento sono state intense, molto tattiche. Sì, ci siamo divertiti con Fonseca, è stato un allenatore incredibile e uno dei motivi per cui oggi sono qui, in questa posizione".

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Papà George ispirazione, la musica e Leao

Weah ha come fonte di ispirazione suo papà George, e in particolare c'è una foto a dargli sempre l'energia giusta: "Incorniciata in casa ho la foto di mio papà che alza il pallone d'oro a San Siro. La vedo tutti i giorni, mentre faccio cose della quotidianità come la colazione. Una foto del genere ti spinge fino al limite, ti fa voler essere il più bravo possibile, perché sai cosa ha fatto lui per diventare il migliore al mondo. Non è facile, ma lui ci è riuscito: per questo credo che ogni cosa possa essere raggiunta". Weah ha una grande passione con la musica, che condivide con un collega con cui ha un ottimo rapporto, Leao, che sfiderà tra poche ore nella tournée americana: "Registro e produco musica per liberare la testa. Ero sempre con la mente al calcio, a volte è bello fare altro come guardare un film, suonare uno strumento. È un mio hobby. Leao è mio amico da quando siamo piccoli, sta facendo buona musica e giocando bene in Serie A: sono felice per lui".

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C'è curiosità intorno al nuovo acquisto della Juventus, Timothy Weah. Calciatore duttile (che ha spiegato quale ruolo preferirebbe), con esperienza internazionale e arrivato in bianconero con grande voglia.

Una voglia che traspare dalle parole che l'esterno statunitense ha rilasciato ai microfoni di DAZN. L'arrivo alla Juve (ma non solo) tra gli argomenti toccato durante l'intervista.

Weah e l'arrivo alla Juventus

In merito all'approdo in bianconero ha espresso grande gioia ed entusiasmo: "Sono davvero felice. Non lo dimostro, ma sono molto felice. È un sogno che si avvera, qualcosa che sogno da sempre. Posso soltanto ringraziare Dio e la mia famiglia per avermi sempre sostenuto. E adesso sono qui, e sono davvero entusiasta. Mi alleno da alcuni giorni, ho conosciuto i compagni di squadra: mi piace stare qui. È un club incredibile. Sicuramente mio padre ha avuto un ruolo chiave nella mia scelta, ma fin da quando ho saputo dell'interesse della Juve ero disposto a qualsiasi cosa pur di venire. Da quel momento ho iniziato a seguire la squadra, vedere le partite, per farmi trovare pronto una volta arrivato".

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