Buffon, esempio perfetto per la nuova Juve

I bianconeri progettano una difficile rinascita e potrebbero scegliere Gigi e il suo esempio di juventinità come stella polare per non sbagliare rotta

E se dopo averne evitati migliaia, adesso Gigi Buffon aiutasse la Juventus a farne, di gol? No, non è l’alternativa a Lukaku o Vlahovic (per quanto qualche tifoso ci penserebbe), ma ora che la fine ufficiale della sua carriera da calciatore lo consegna alla leggenda, il suo segno indelebile nella storia bianconera potrebbe diventare il solco nel quale far crescere la nuova Juventus, intesa come club e come squadra.

L’eredità sportiva del miglior portiere di tutti i tempi ha molto a che fare con il dna juventino e può essere una fonte di ispirazione potente per tutti: giovani, nuovi, giocatori più esperti e dirigenti. Buffon è stato un gigante assoluto, il più grande di tutti i tempi nel suo ruolo, ma non ha mai perso l’umiltà. E per la Juventus è andato in Serie B una manciata di settimane dopo aver alzato la Coppa del Mondo a Berlino.

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Buffon, un mito anche per gli avversari

Per la Juventus ha accettato di fare da secondo portiere, senza mai lesinare impegno e continuando a essere un uomo squadra. Nella Juventus si è sempre confrontato con i suoi colleghi senza presunzione, ma con autentico spirito di squadra. Era un mito anche per gli avversari, non ha mai fatto il divo in nessuna occasione. Buffon è stato uno dei giocatori più vincenti della storia, ma non ha mai perso la voglia di vincere. Si è sempre presentato al campo di allenamento affamato e smanioso di conquistare qualsiasi trofeo, ragionando da campione autentico, quello che non è in grado di accontentarsi e non si dà pace fino all’ultimo secondo dell’ultimo minuto.

Buffon, la possibile scelta della Juventus

Buffon è stato un campione globale, amato da tutti in tutto il mondo, ha sempre rispettato gli avversari, ma ha sempre vestito la maglia della Juventus con enorme e consapevole orgoglio, riconoscendo la grandezza, non anteponendo la sua persona al club, difendendolo sempre, non solo fra i pali, e non rinnegandolo mai. La storia di un club è importante anche per il suo futuro: ogni grande campione che transita, lascia una sua eredità indispensabile a edificarne il presente, soprattutto nei momenti critici, quando può essere difficile orientarsi. Ecco, oggi la Juventus che sta progettando una non facile rinascita sportiva e societaria, potrebbe scegliere Gigi e il suo esempio di juventinità come stella polare e certamente non sbaglierebbe rotta.

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E se dopo averne evitati migliaia, adesso Gigi Buffon aiutasse la Juventus a farne, di gol? No, non è l’alternativa a Lukaku o Vlahovic (per quanto qualche tifoso ci penserebbe), ma ora che la fine ufficiale della sua carriera da calciatore lo consegna alla leggenda, il suo segno indelebile nella storia bianconera potrebbe diventare il solco nel quale far crescere la nuova Juventus, intesa come club e come squadra.

L’eredità sportiva del miglior portiere di tutti i tempi ha molto a che fare con il dna juventino e può essere una fonte di ispirazione potente per tutti: giovani, nuovi, giocatori più esperti e dirigenti. Buffon è stato un gigante assoluto, il più grande di tutti i tempi nel suo ruolo, ma non ha mai perso l’umiltà. E per la Juventus è andato in Serie B una manciata di settimane dopo aver alzato la Coppa del Mondo a Berlino.

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