Pogba, incontro Juve-Pimenta sul contratto: cosa chiede Giuntoli

In programma un vertice tra il club e l’agente del francese, che fortunatamente non ha riportato nessuna lesione muscolare

Nel bene e nel male, Paul Pogba non è un giocatore come tutti gli altri. Una frase che Allegri ripete a ogni giro di giostra, davanti alle telecamere. E una frase che trova solidi riflessi nella realtà dei fatti. «Anche soltanto al 70% della condizione fa giocate diverse dai compagni», la recente coccola del tecnico bianconero. E infatti: zampata decisiva nell’azione del pareggio con il Bologna, una settimana fa, spettacolare gol in girata contro l’Empoli cancellato soltanto dalle linee dell’offside tracciate dal Var, domenica.

Il tutto, per di più, senza aver ancora avvicinato una percentuale tanto lusinghiera in termini di forma fisica. Nel bene e nel male, però, si diceva. E, infatti, il francese diverso dagli altri lo è anche fuori dal campo. Soprattutto nei pressi dell’infermeria, per la precisione: «Va tenuto come le cose sante», l’ultima uscita di Max che tende a rendere bene l’idea.

Pogba, smorfie e sorrisi

La gara di Empoli, d’altronde, si era chiusa con una smorfia di dolore sul volto di Pogba che lasciava presagire nuovi baratri. All’indomani del successo in terra toscana si è materializzato invece quello che – almeno per gli altri, appunto – sarebbe un sospiro di sollievo a pieni polmoni. E tanto vale anche per il centrocampista ex United, naturalmente, dato che gli accertamenti svolti ieri hanno escluso lesioni muscolari. Un verdetto nell’aria fin dalla nottata post-gara, in realtà, quando lo stesso 30enne di Lagny-sur-Marne aveva commentato i tre punti sul social con una foto sorridente e il motto «Fino alla fine». Campanelli d’allarme subito silenziati, insomma, prima ancora della conferma arrivata direttamente dalle stanze del J Medical.

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Cautela e prudenza

«Lieve sovraccarico del muscolo semimembranoso della coscia destra», il responso che – a tutti gli altri, sempre – spalancherebbe le porte verso l’impiego nel prossimo turno contro la Lazio alla ripresa del campionato. E quello è anche l’obiettivo del Polpo, per cui è lecito oggi sognare contro i biancocelesti il terzo spezzone di fila sull’impervia strada che conduce alla continuità di rendimento. Qualche terapia, lavoro graduale in disparte e poi nuovamente in gruppo, nel menù che caratterizzerà le prossime due settimane alla Continassa, alla luce anche della pre-convocazione del ct Deschamps con la Francia che non si è fatta convocazione. Ma, nel suo caso e di fronte all’evidenza della sua cartella clinica, a prevalere sono sempre cautela e prudenza: il monitoraggio delle sue condizioni giorno per giorno indicherà la via più saggia.

Il menù della Continassa

La sosta per gli impegni della Nazionale, a spezzare il ritmo trovato o ricercato dalle squadre all’alba di una nuova stagione, strizza in questo caso l’occhio allo stesso Pogba. Che potrà ora lasciarsi alle spalle lo spavento di domenica sera a Empoli con la calma che il suo fisico esige, dopo oltre un anno di singhiozzi e di ricadute. Lo staff della Juventus sta lavorando per ricostruire le certezze del giocatore, nel fisico e ancor più nella testa, fin dalle fondamenta, così da consegnare ad Allegri – se non proprio il Polpo della sua prima esperienza in bianconero – quantomeno un prezioso jolly in grado di indirizzare le sfide nell’ultima mezz’ora.

 

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Pogba e il mercato

Uno scenario che permetterebbe di inserire il nome della mezzala transalpina tra gli acquisti della nuova stagione, casella in cui non compare nessuno all’infuori di Weah e del rientrante Cambiaso, in linea con i rigidi parametri finanziari imposti a Giuntoli e Manna dal delicato momento storico attraversato dal club.

Anche perché lo sfarzoso mercato d’Arabia ha le ore contate, nel senso che sessione estiva di compravendite a suon di petroldollari è ormai prossima al gong, quindi la prospettiva di un Pogba lontano da Torino – fin da subito, almeno – perde quota di ora in ora. L’auspicio, al contrario, è quello di recuperare appieno un giocatore che ha tolto il tutore al ginocchio operato in allenamento, è tornato a respirare l’aria dello spogliatoio e – seppur per pochi istanti – persino a gustare il dolce sapore del gol ritrovato. Piccoli mattoni su costruire un futuro che guarda già oltre lo spavento della fitta sentita a Empoli.

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Incontro Juve-Pimenta per il contratto

Il mese di settembre, negli auspici di Paul Pogba, vorrebbe essere quello del primo gol della sua avventura bis alla Juventus, dopo l’illusione vissuta a Empoli. O, almeno, quello della prima gara da titolare della stagione, al saldo del lieve infortunio ora da smaltire. Ma settembre, per certo, sarà anche il mese del nuovo contatto tra la dirigenza juventina e l’agente del francese, Rafaela Pimenta. Al centro del tavolo e delle discussioni, il contratto che lega il Polpo alla Juventus fino al 2026. Un contratto impegnativo per le casse del club, dato che parte da 8 milioni netti di fisso (il lordo è molto meno del doppio grazie al Decreto Crescita) e aumenta in virtù dei bonus previsti. Giuntoli, in questo senso, vorrebbe limare i termini dell’accordo, ritoccando al ribasso la cifra totale o, almeno, modulandola in modo da ridurre la parte fissa a fronte del modesto apporto garantito finora alla causa dall’ex United.

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Nel bene e nel male, Paul Pogba non è un giocatore come tutti gli altri. Una frase che Allegri ripete a ogni giro di giostra, davanti alle telecamere. E una frase che trova solidi riflessi nella realtà dei fatti. «Anche soltanto al 70% della condizione fa giocate diverse dai compagni», la recente coccola del tecnico bianconero. E infatti: zampata decisiva nell’azione del pareggio con il Bologna, una settimana fa, spettacolare gol in girata contro l’Empoli cancellato soltanto dalle linee dell’offside tracciate dal Var, domenica.

Il tutto, per di più, senza aver ancora avvicinato una percentuale tanto lusinghiera in termini di forma fisica. Nel bene e nel male, però, si diceva. E, infatti, il francese diverso dagli altri lo è anche fuori dal campo. Soprattutto nei pressi dell’infermeria, per la precisione: «Va tenuto come le cose sante», l’ultima uscita di Max che tende a rendere bene l’idea.

Pogba, smorfie e sorrisi

La gara di Empoli, d’altronde, si era chiusa con una smorfia di dolore sul volto di Pogba che lasciava presagire nuovi baratri. All’indomani del successo in terra toscana si è materializzato invece quello che – almeno per gli altri, appunto – sarebbe un sospiro di sollievo a pieni polmoni. E tanto vale anche per il centrocampista ex United, naturalmente, dato che gli accertamenti svolti ieri hanno escluso lesioni muscolari. Un verdetto nell’aria fin dalla nottata post-gara, in realtà, quando lo stesso 30enne di Lagny-sur-Marne aveva commentato i tre punti sul social con una foto sorridente e il motto «Fino alla fine». Campanelli d’allarme subito silenziati, insomma, prima ancora della conferma arrivata direttamente dalle stanze del J Medical.

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