12 settembre 1993. Da pochi giorni David Letterman ha fatto il proprio esordio sulla CBS con il suo Late Show, l'Italia è alle prese con la crisi politica - Bettino Craxi viene "accolto" fuori dall'Hotel Raphael di Roma da un lancio di monetine, la Democrazia Cristiana si scioglie per dar vita al Partito Popolare Italiano, nasce il Governo Carlo Azeglio Ciampi, primo Presidente del Consiglio non parlamentare della storia della Repubblica Italiana - e gli attentati di Cosa Nostra che colpiscono prima Firenze (via dei Georgofili) e poi Milano (via Palestro). È un'Italia di provincia, fatta di gente semplice e operai. Nel mondo del calcio domina il Milan di Capello. Esattamente 30 anni fa, però, faceva il proprio esordio in Serie A una delle stelle più lucenti del firmamento del calcio italiano, Alessandro Del Piero.
Alessandro Del Piero, come nasce una stella
Nato a Conegliano il 9 novembre 1974 da papà Gino, elettricista, e mamma Bruna, casalinga, da bambino sogna di intraprendere la carriera del padre ma è col pallone che si diverte e mette in mostra tutto il proprio talento. Cresciuto nelle giovanili del San Vendemiano, viene prelevato dal Padova per giocare con gli Allievi. Ben presto, però, si fa notare e viene aggregato alla prima squadra con la quale fa il proprio esordio tra i professionisti nel match di Serie B perso in casa del Messina. Alex è però un gioiello troppo prezioso per rimanere in cadetteria, pertanto Giampiero Boniperti non ci pensa due volte e lo porta alla Juventus versando nelle casse del club veneto cinque miliardi di lire. Mai investimento fu più azzeccato. Pinturicchio, come venne ribattezzato dall'Avvocato Agnelli, disegna calcio sul rettangolo verde.