Pogba, calvario infinito: le cinque ore da incubo in tribunale a Parigi

Il centrocampista della Juve - con l’agente Pimenta, la mamma e la compagna - faccia a faccia con i sospettati del caso che coinvolge anche il fratello

TORINO - Sono giorni difficili per Paul Pogba, tra i più grevi della sua vita. E quello di ieri lo è stato in particolar modo. Il centrocampista francese, abituato ad irretire gli avversari in mezzo al campo, questa volta si è dovuto sottoporre a un confronto decisamente diverso in un’aula del Palazzo di Giustizia di Parigi, a Porte de Clichy. Ovvero a quello, occhi negli occhi, con quattro dei cinque sospettati di estorsione nei suoi confronti e di associazione a delinquere, per i fatti risalenti al marzo del 2022.

Unico assente tra gli indagati, in quanto non convocato nell’occasione, proprio il fratello del giocatore della Juventus, Mathias. Nel corso del confronto, iniziato con un’ora e mezza di ritardo e proseguito per oltre cinque ore, i giudici istruttori hanno lavorato per ricostruire, passo dopo passo, la notte del presunto rapimento, durante il quale al bianconero sarebbero stati chiesti 13 milioni di euro. Una circostanza nella quale Mathias, sospettato di aver esercitato pressioni per mesi sul fratello minore affinché pagasse la cifra, non era presente di persona. E una circostanza riguardo la quale differiscono sensibilmente le ricostruzioni depositate dalle parti in passato.

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Pogba in aula nel giorno delle controanalisi

Il confronto si è tenuto in un’atmosfera definita dai presenti come “pacifica” e ha concorso a fare chiarezza anche sul tipo di rapporto che legava Pogba, accompagnato in aula da mamma Yeo Moriba e dalla compagna Maria Zulay, oltre che dall’agente Rafaela Pimenta, con i sospettati, tutti conoscenti e amici fin dall’infanzia. Secondo quanto emerso a fine giornata, in ogni caso, seguiranno nuovi confronti per chiarire i termini dell’indagine giudiziaria inaugurata nel settembre 2022. Il confronto è andato in scena nella stessa giornata in cui a Pogba è stata notificata la data, quella del prossimo 5 ottobre, in cui saranno effettuate le controanalisi ai suoi campioni d’urina incriminati, all’interno dei quali è stato rinvenuto un quantitativo eccessivo di testosterone. E questa è l’altra vicenda a turbare le giornate del campione del mondo, “pizzicato” dalle maglie dell’antidoping a margine di Udinese-Juventus dello scorso 20 agosto. I controlli presso l’Acqua Acetosa di Roma, inizialmente previsti per il 20 settembre, sono slittati a causa dell’indisponibilità del perito del giocatore stesso.

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Pogba e l'ipotesi Fenerbahce

Emerge anche, intanto, come Pogba in estate non abbia declinato soltanto la proposta degli arabi dell’Al Ittihad. A cercare di accaparrarsi il francese era infatti stato anche il Fenerbahce, sulla scia degli innesti di Dzeko e Fred. Lo stipendio del Polpo, per i gialloblù, non sarebbe stato affatto un problema e la stessa Juventus aveva aperto alla possibilità di veder partire il numero 10, ma il giocatore aveva detto no al corteggiamento da Istanbul.

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TORINO - Sono giorni difficili per Paul Pogba, tra i più grevi della sua vita. E quello di ieri lo è stato in particolar modo. Il centrocampista francese, abituato ad irretire gli avversari in mezzo al campo, questa volta si è dovuto sottoporre a un confronto decisamente diverso in un’aula del Palazzo di Giustizia di Parigi, a Porte de Clichy. Ovvero a quello, occhi negli occhi, con quattro dei cinque sospettati di estorsione nei suoi confronti e di associazione a delinquere, per i fatti risalenti al marzo del 2022.

Unico assente tra gli indagati, in quanto non convocato nell’occasione, proprio il fratello del giocatore della Juventus, Mathias. Nel corso del confronto, iniziato con un’ora e mezza di ritardo e proseguito per oltre cinque ore, i giudici istruttori hanno lavorato per ricostruire, passo dopo passo, la notte del presunto rapimento, durante il quale al bianconero sarebbero stati chiesti 13 milioni di euro. Una circostanza nella quale Mathias, sospettato di aver esercitato pressioni per mesi sul fratello minore affinché pagasse la cifra, non era presente di persona. E una circostanza riguardo la quale differiscono sensibilmente le ricostruzioni depositate dalle parti in passato.

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