Juventus, serve fantasia: Berardi il sogno, Sudakov l'idea. La situazione

Il capitano del Sassuolo rimane un obiettivo, il trequartista ucraino è da tempo sul taccuino di Giuntoli: cosa può succedere

Inutile girarci attorno: solo il tempo potrà raccontare quel che sarà questa Juventus in fase di transizione. Sul campo e, di conseguenza, sul mercato perché è inevitabile che se a fine anno (solare) la classifica risultasse intrigante allora i dirigenti bianconeri “cercheranno di cogliere le opportunità”. Con una variabile per nulla secondaria rappresentata dalla possibile (per quanto triste) uscita di scena di Paul Pogba dai quadri tecnici, e soprattutto, dai conti economici. Insomma: il club liberato da un ingaggio di 10 milioni (malcontati per difetto) può sicuramente guardarsi attorno per cercare di aumentare il tasso tecnico di una rosa che fatica a determinare la superiorità numerica grazie alle giocate dei singoli.

Allora, ecco che bisogna tenere sotto controllo prioritariamente la situazione di Domenico Berardi, colui che già in agosto è stato a un passo dall’approdo in bianconero. Oddio, a un passo nei desiderata di Cristiano Giuntoli, un po’ meno in quelli del Sassuolo che si sarebbe trovato a fine mercato senza il suo giocatore più qualitativo che, non per caso, ha trascinato i neroverdi fuori dalla crisetta di inizio campionato trascinando i compagni alla vittoria contro la Juventus prima e contro l’Inter poi. Quasi a voler confermare plasticamente come lui sia il giocatore in grado di determinare gli equilibri.

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Berardi-Sassuolo...e Sudakov

E, ora, il Sassuolo sa bene che il momento dell’addio è maturo e che il tempo è stretto, sicché lo stesso Giovanni Carnevali ha aperto alla possibilità di una cessione a gennaio. E la Juventus, ovviamente, è in prima fila con la possibilità di ragionare per tempo nella trattativa in cui si dovrà limare la richiesta di 30 milioni da parte del Sassuolo: legittima, ma secondo i dirigenti piemontesi incongrua in considerazione dell’età del giocatore. Una cifra, peraltro, necessaria anche per arrivare sull’altro obiettivo-fantasia seguito dai dirigenti della Juve: Georgiy Sudakov. Il 21 enne astro nascente dello Shakhtar Donetsk e punto di forza della Nazionale ucraina come ha dimostrato nella gara di Milano contro l’Italia di Spalletti. Il trequartista è l’ultimo prodotto del calcio ucraino, con la nota di merito che gli deriva dal fatto di essere riuscito a mantenere la lucidità al servizio del talento nonostante le atroci difficoltà determinate dalla guerra. Una situazione pesantissima che conferma quanto sia già forgiato il suo spessore caratteriale a prescindere dal palcoscenico calcistico.

Poi si dovrà (anche) capire se il tassello da occupare sarà quello del fantasista oppure quello della mezzala di corsa e rendimento che possa garantire sostanza al centrocampo. In tal caso in cima alla lista c’è Khéphren Thuram del Nizza seguito da Andrea Colpani del Monza. Qualche perplessità, invece, intorno a Pierre-Emile Hojbjerg, 28enne da tempo fuori dal progetto del Tottenham. È stato proposto da alcuni intermediari, ma proprio il fatto che il danese sia da tempo ai margini, ha fatto accendere i fari da parre dei dirigenti bianconeri: un caso Pogba, dal punto di vista dell’efficienza fisica, basta e avanza.

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Inutile girarci attorno: solo il tempo potrà raccontare quel che sarà questa Juventus in fase di transizione. Sul campo e, di conseguenza, sul mercato perché è inevitabile che se a fine anno (solare) la classifica risultasse intrigante allora i dirigenti bianconeri “cercheranno di cogliere le opportunità”. Con una variabile per nulla secondaria rappresentata dalla possibile (per quanto triste) uscita di scena di Paul Pogba dai quadri tecnici, e soprattutto, dai conti economici. Insomma: il club liberato da un ingaggio di 10 milioni (malcontati per difetto) può sicuramente guardarsi attorno per cercare di aumentare il tasso tecnico di una rosa che fatica a determinare la superiorità numerica grazie alle giocate dei singoli.

Allora, ecco che bisogna tenere sotto controllo prioritariamente la situazione di Domenico Berardi, colui che già in agosto è stato a un passo dall’approdo in bianconero. Oddio, a un passo nei desiderata di Cristiano Giuntoli, un po’ meno in quelli del Sassuolo che si sarebbe trovato a fine mercato senza il suo giocatore più qualitativo che, non per caso, ha trascinato i neroverdi fuori dalla crisetta di inizio campionato trascinando i compagni alla vittoria contro la Juventus prima e contro l’Inter poi. Quasi a voler confermare plasticamente come lui sia il giocatore in grado di determinare gli equilibri.

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