Inutile girarci attorno: solo il tempo potrà raccontare quel che sarà questa Juventus in fase di transizione. Sul campo e, di conseguenza, sul mercato perché è inevitabile che se a fine anno (solare) la classifica risultasse intrigante allora i dirigenti bianconeri “cercheranno di cogliere le opportunità”. Con una variabile per nulla secondaria rappresentata dalla possibile (per quanto triste) uscita di scena di Paul Pogba dai quadri tecnici, e soprattutto, dai conti economici. Insomma: il club liberato da un ingaggio di 10 milioni (malcontati per difetto) può sicuramente guardarsi attorno per cercare di aumentare il tasso tecnico di una rosa che fatica a determinare la superiorità numerica grazie alle giocate dei singoli.
Allora, ecco che bisogna tenere sotto controllo prioritariamente la situazione di Domenico Berardi, colui che già in agosto è stato a un passo dall’approdo in bianconero. Oddio, a un passo nei desiderata di Cristiano Giuntoli, un po’ meno in quelli del Sassuolo che si sarebbe trovato a fine mercato senza il suo giocatore più qualitativo che, non per caso, ha trascinato i neroverdi fuori dalla crisetta di inizio campionato trascinando i compagni alla vittoria contro la Juventus prima e contro l’Inter poi. Quasi a voler confermare plasticamente come lui sia il giocatore in grado di determinare gli equilibri.