Mercato Juve, Thuram pista sempre più calda: tutti gli altri nomi

Il figlio di Lilian ha tre Ligue 1 alle spalle. Pronti pure Samardzic e Kone, resiste l’ipotesi Hojbjerg

C’era una volta al Milan la “maledizione del numero 9”, poi spezzata da Olivier Giroud: undicesimo rossonero a portare quella maglia dopo Pippo Inzaghi e primo all’altezza delle aspettative. Sulla Juventus sembra invece essersi abbattuta la “maledizione della mezzala destra”, visto quanto accaduto a Paul Pogba e quanto sta accadendo a Nicolò Fagioli. Ferma restando la speranza che per il ventiduenne cresciuto a Vinovo tutto possa risolversi per il meglio e in fretta, la suddetta “maledizione” impone riflessioni importanti al dt Cristiano Giuntoli e al ds Giovanni Manna in vista del mercato di gennaio. «Vedremo se ci saranno opportunità e se sarà il caso di intervenire», aveva detto lunedì Giuntoli.
I dirigenti bianconeri stavano e stanno valutando una serie di operazioni per arrivare a un sostituto di Pogba e due piste, Berardi e Sudakov, per aggiungere fantasia al reparto offensivo.

Il caso Fagioli e la priorità centrocampo

Valutazione che il caso Fagioli probabilmente sbilancerà in modo decisivo in favore dell’intervento sul centrocampo rendendolo - nella peggiore delle ipotesi ovvero in caso di squalifica - non solo indispensabile, ma anche orientato a un giocatore di immediata affidabilità. Anche a costo di rinunciare, almeno a gennaio, all’uomo di fantasia. Innesto che peraltro la crescita di Yildiz in casa e quella di Soulé in prestito al Frosinone potrebbero rendere superfluo a prescindere.

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Mercato Juve: Thuram, Kone e Samardzic

L’esigenza di fornire ad Allegri un rinforzo importante e la possibilità di concentrare su quell’obiettivo tutte le risorse fanno salire le quotazioni di Khephren Thuram, che era già il preferito dei profili seguiti, ma anche il più complicato visto che il Nizza lo valuta una quarantina di milioni. Il figlio minore di Lilian però abbina gioventù - 22 anni - ed esperienza - è al quarto campionato francese da titolare - oltre a possedere un mix di fisico, dinamismo e tecnica ideale per sostituire Pogba. Sarebbe al tempo stesso un giocatore in grado di incidere subito e un investimento per il futuro. Come Manu Kone del Borussia Mönchengladbach, anche lui francese e anche lui 22 anni, o Lazar Samardzic dell’Udinese, meno fisico ma più tecnico. E un filo più giovane con i suoi 21 anni.

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Hojbjerg e gli altri: chi segue la Juve

Ne ha invece 28 il danese Pierre-Emile Hojbjerg, ai margini del Tottenham: convince meno di Thuram e rischia di costare altrettanto, visto che gli Spurs da gennaio dovranno fare a meno dei titolari Sarr e Bissouma, in Coppa d’Africa. Gli altri centrocampisti seguiti, a cominciare da Arthur Vermeeren dell’Anversa, 18 anni, e Habib Diarra dello Strasburgo, 19, piacciono molto ma sono alla prima e alla seconda stagione da titolari: catapultati a metà stagione in un Paese diverso e in un club con le pressioni della Juventus avrebbero più bisogno di tempo per ambientarsi.

Discorso ancora più valido per Mahamadou Diawara, diciottenne fatto esordire nel Lione da Fabio Grosso giusto domenica nel 3-3 contro il Lorient, davanti a osservatori bianconeri arrivati per seguire lui e il trequartista Rayan Cherki. La Juve monitora entrambi, potendo anche contare proprio sul rapporto con l’ex giocatore e tecnico della Primavera bianconera per avere informazioni anche sulla loro attitudine oltre che sulle loro qualità, ma sia loro che i già citati Vermeeren e Diarra sono profili che scaldano di più in vista dell’estate.

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C’era una volta al Milan la “maledizione del numero 9”, poi spezzata da Olivier Giroud: undicesimo rossonero a portare quella maglia dopo Pippo Inzaghi e primo all’altezza delle aspettative. Sulla Juventus sembra invece essersi abbattuta la “maledizione della mezzala destra”, visto quanto accaduto a Paul Pogba e quanto sta accadendo a Nicolò Fagioli. Ferma restando la speranza che per il ventiduenne cresciuto a Vinovo tutto possa risolversi per il meglio e in fretta, la suddetta “maledizione” impone riflessioni importanti al dt Cristiano Giuntoli e al ds Giovanni Manna in vista del mercato di gennaio. «Vedremo se ci saranno opportunità e se sarà il caso di intervenire», aveva detto lunedì Giuntoli.
I dirigenti bianconeri stavano e stanno valutando una serie di operazioni per arrivare a un sostituto di Pogba e due piste, Berardi e Sudakov, per aggiungere fantasia al reparto offensivo.

Il caso Fagioli e la priorità centrocampo

Valutazione che il caso Fagioli probabilmente sbilancerà in modo decisivo in favore dell’intervento sul centrocampo rendendolo - nella peggiore delle ipotesi ovvero in caso di squalifica - non solo indispensabile, ma anche orientato a un giocatore di immediata affidabilità. Anche a costo di rinunciare, almeno a gennaio, all’uomo di fantasia. Innesto che peraltro la crescita di Yildiz in casa e quella di Soulé in prestito al Frosinone potrebbero rendere superfluo a prescindere.

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