Capitano a San Siro
E il francese aveva spiegato così, di recente, la sua scelta: «L’Europeo 2024 è stata una parte importante della mia decisione perché è complicato adattarsi a un nuovo club. Con la Juve non avremo le Coppe ma la prendo come un’opportunità per lavorare di più, cosa che non puoi fare quando giochi ogni tre giorni. Allegri insiste molto su questo punto e fa bene. I miei numeri potrebbero essere più alti anche se la scorsa stagione ho segnato undici reti. Tutti gli allenatori me l’hanno detto, anche Blanc al Psg. Ho margini di progresso e questo è uno». Il gol a San Siro: Rabiot ci proverà, con la fascia di capitano che ne eleva lo status e lascia intendere quanto la maglia bianconera gli sia entrata nella pelle.
Uno sguardo al futuro
Questo non significa che il nuovo rinnovo sia una formalità, anzi: la dirigenza juventina ci sta già lavorando ed entrerà nel vivo della trattativa con la mamma-agente Veronique nel mese di novembre, per evitare di allungare troppo i tempi come già successo nella passata stagione. Non sarà semplice, però l’attaccamento di Rabiot all’ambiente bianconero è evidente e non è soltanto una questione di fascia di capitano: si trova bene in città, si sente importante ed è sempre più importante anche all’interno dello spogliatoio. Nel solco tracciato dai grandi francesi transitati dalla Torino juventina, Adrien si prepara a una serata comunque storica dal punto di vista personale, con l’intenzione di lasciare il segno.