Zoff: “Allegri è straordinario. L’Inter è più forte ma questa Juventus...”

Intervista alla leggenda bianconera: “Max esalta le caratteristiche dei giocatori. I campionati si vincono con la difesa affidabile. I gol arriveranno"

«Il concetto di bel gioco nel calcio è relativo. Quando vinci 11 gare su 15 significa che la squadra ha una certa organizzazione e ogni giocatore sa esattamente cosa fare. Puoi pure vincere giocando male 1 o 2 partite, ma alla lunga se ottieni tanti risultati positivi significa che l’allenatore ha trovato il modo giusto per fare rendere al meglio gli elementi a sua disposizione. Ergo la Juve non gioca così male, perché Massimiliano Allegri ha saputo sfruttare nel migliore dei modi le caratteristiche dei calciatori bianconeri. E i risultati lo testimoniano». Parola di Dino Zoff. Una leggenda del calcio italiano, non solo della Juventus, dove ha vissuto gli anni più belli della carriera. Da calciatore in bianconero ha vinto 6 Scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Coppa Uefa; mentre con la Nazionale è stato l’unico giocatore italiano a conquistare Mondiale (Spagna 1982) ed Europeo (Italia 1968). Anche da tecnico ha lasciato il segno, conquistando 1 Coppa Italia e 1 Coppa Uefa al timone della Vecchia Signora e sfiorando il successo a Euro 2000 alla guida degli Azzurri. Insomma, chi meglio di Super Dino per analizzare le prospettive tricolore di questa Juve.

Quali sono i maggiori meriti di Allegri nell’ottima annata dei bianconeri?
«Quello di far giocare la squadra secondo le proprie caratteristiche, senza snaturarla ma cercando di valorizzare e sfruttare al meglio i calciatori a sua disposizione e mi pare - vedendo i risultati fatti finora in questa stagione - che Max ci stia riuscendo. Ogni rosa ha le proprie caratteristiche, che impongono diverse scelte nell’atteggiamento e nella tattica da adottare per riuscire a ottimizzarle. Un allenatore bravo deve sapersi adattare ai giocatori a sua disposizione per trarre da loro il massimo e direi che Allegri lo sta facendo bene».

Il successo col Napoli rappresenta un esame di maturità superato per la Juve?
«Hanno affrontato bene la partita, seppur qualche rischio sia stato patito. Nel complesso però la gara rispecchia l’andamento della stagione ed è stato un successo meritato al netto delle 2-3 occasioni importanti concesse al Napoli».

Su una delle quali Szczesny si è superato nel fermare Di Lorenzo che ha calciato a rete.
«È stato molto bravo nell’aspettare a muoversi e così ha fatto una gran bella parata».

Di questa Juve impressiona la fame di vittorie.
«Non mi sorprende. È nella storia del club il non mollare mai e aver sempre voglia di far meglio per arrivare ancora più in alto».

I bianconeri possono ambire a vincere lo Scudetto?
«L’Inter mantiene ancora i favori del pronostico. Sono i nerazzurri la squadra più forte, però questa Juve sta dimostrando di potersela giocare fino alla fine».

© RIPRODUZIONE RISERVATA


Cosa manca a questa Juve?
«A centrocampo serve qualcosa a causa delle perdite per i motivi che tutti conoscono di Fagioli e Pogba. Un innesto in quel settore magari aiuterebbe ad alzare la competitività».

Davanti invece le punte segnano poco rispetto al duo nerazzurro Lautaro-Thuram. Alla Juve manca un grande attaccante?
«In realtà ce ne sono quattro. Tutti molto validi: da Vlahovic a Chiesa passando per Milik fino a Kean: i gol arriveranno. Vlahovic? Serve fiducia, il valore non si discute».

Il punto di forza della Juve resta la difesa con ben 9 clean sheet fatti in 15 giornate.
«Questa è una cara vecchia regola del calcio che non tramonta mai. Se hai una difesa forte e solida, sei a buon punto. Prendere pochi gol è alla base è delle squadre che ottengono grandi successi».

Le sconfitte contro Inter e Juve hanno ridimensionato e probabilmente scucito il tricolore delle maglie del Napoli. Cosa succede ai Campioni d’Italia?
«Il Napoli deve ritrovare convinzione. Stanno attraversando un momento complicando. Quando si parte male, diventa poi difficile risalire e si fa molta fatica ad aggiustare le cose. Le potenzialità però per tornare a certi livelli le ha ancora».

Non è che gli azzurri pagano a livello mentale lo scotto dell’anno post trionfo?
«Sento molto parlare di questa cosa, ma in realtà rivincere è sempre complicato. Fai fatica comunque sia dopo più successi sia dopo aver vinto il primo campionato. L’anno scorso il Napoli è stato protagonista di un cammino straordinario e ha dominato, adesso gli avversari lo affrontano con maggiori motivazioni e tendono sempre a dare il massimo; perché vogliono battere quelli che sono stati i migliori della scorsa stagione. È una regola non scritta del calcio che puntualmente si ripete».

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«Il concetto di bel gioco nel calcio è relativo. Quando vinci 11 gare su 15 significa che la squadra ha una certa organizzazione e ogni giocatore sa esattamente cosa fare. Puoi pure vincere giocando male 1 o 2 partite, ma alla lunga se ottieni tanti risultati positivi significa che l’allenatore ha trovato il modo giusto per fare rendere al meglio gli elementi a sua disposizione. Ergo la Juve non gioca così male, perché Massimiliano Allegri ha saputo sfruttare nel migliore dei modi le caratteristiche dei calciatori bianconeri. E i risultati lo testimoniano». Parola di Dino Zoff. Una leggenda del calcio italiano, non solo della Juventus, dove ha vissuto gli anni più belli della carriera. Da calciatore in bianconero ha vinto 6 Scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Coppa Uefa; mentre con la Nazionale è stato l’unico giocatore italiano a conquistare Mondiale (Spagna 1982) ed Europeo (Italia 1968). Anche da tecnico ha lasciato il segno, conquistando 1 Coppa Italia e 1 Coppa Uefa al timone della Vecchia Signora e sfiorando il successo a Euro 2000 alla guida degli Azzurri. Insomma, chi meglio di Super Dino per analizzare le prospettive tricolore di questa Juve.

Quali sono i maggiori meriti di Allegri nell’ottima annata dei bianconeri?
«Quello di far giocare la squadra secondo le proprie caratteristiche, senza snaturarla ma cercando di valorizzare e sfruttare al meglio i calciatori a sua disposizione e mi pare - vedendo i risultati fatti finora in questa stagione - che Max ci stia riuscendo. Ogni rosa ha le proprie caratteristiche, che impongono diverse scelte nell’atteggiamento e nella tattica da adottare per riuscire a ottimizzarle. Un allenatore bravo deve sapersi adattare ai giocatori a sua disposizione per trarre da loro il massimo e direi che Allegri lo sta facendo bene».

Il successo col Napoli rappresenta un esame di maturità superato per la Juve?
«Hanno affrontato bene la partita, seppur qualche rischio sia stato patito. Nel complesso però la gara rispecchia l’andamento della stagione ed è stato un successo meritato al netto delle 2-3 occasioni importanti concesse al Napoli».

Su una delle quali Szczesny si è superato nel fermare Di Lorenzo che ha calciato a rete.
«È stato molto bravo nell’aspettare a muoversi e così ha fatto una gran bella parata».

Di questa Juve impressiona la fame di vittorie.
«Non mi sorprende. È nella storia del club il non mollare mai e aver sempre voglia di far meglio per arrivare ancora più in alto».

I bianconeri possono ambire a vincere lo Scudetto?
«L’Inter mantiene ancora i favori del pronostico. Sono i nerazzurri la squadra più forte, però questa Juve sta dimostrando di potersela giocare fino alla fine».

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