Juve sul mercato per inseguire l'Inter e il futuro: il dilemma di Giuntoli

Quello a cui assisteremo nelle prossime quattro o cinque settimane è un primo passaggio cruciale per la nuova dirigenza: il rischio di sbagliare è alto, ma l’esigenza di intervenire è, probabilmente, ancora più forte

Non c’era bisogno di Genoa-Juventus per capire che l’assenza di Adrien Rabiot è un lusso che non si può permettere il non proprio lussuoso centrocampo bianconero. Se il sempre più noioso dibattito su Allegri (noioso perché sterile battaglia fra pregiudizi pro o contro) divide critica e tifosi, c’è una sostanziale unanimità sul fatto che almeno un centrocampista, possibilmente di qualità, è un rinforzo indispensabile per la Juventus.

Lo Scudetto da contendere all'Inter tra realismo e speranza

Sì, ma indispensabile per cosa? Se il quarto posto, obiettivo economico del club, può essere raggiunto con la rosa attuale, seppure con qualche rischio, altrettanto non si può dire dello scudetto, obiettivo emotivo-calcistico del club e, soprattutto, della squadra. C’è molto ottimismo nel pensare che un innesto a centrocampo possa colmare il divario fra la rosa dell’Inter e della Juventus, riequilibrando la lotta scudetto, ma è il realismo più crudo a suggerire che senza quell’innesto non si può neanche alimentare la speranza di una lotta fino all’ultimo.

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Mercato Juve, il dilemma di Giuntoli

E se perdere Pogba e Fagioli a poche settimane l’uno dall’altro non era uno scenario prevedibile in estate, era in fondo già chiaro da allora che il reparto mancava di qualità e questo poteva diventare un problema. A meno di due settimane dall’apertura del mercato, Cristiano Giuntoli si trova davanti il primo grande dilemma da ds juventino. Perché quella di gennaio non è una finestra nella quale pullulano gli ottimi giocatori e/o i buoni affari. Oltretutto, l’attenzione della Juventus per i conti è, in questo periodo, spasmodica, perché l’obiettivo della sostenibilità non è solo uno slogan.

Quello a cui assisteremo nelle prossime quattro o cinque settimane, dunque, è un primo passaggio cruciale per la nuova dirigenza a livello di gestione sportiva: il rischio di sbagliare è alto, ma l’esigenza di intervenire è, probabilmente, ancora più forte. Finora la stagione bianconera ha sicuramente riacceso l’entusiasmo di una parte del tifo, ma potrebbe bastare poco per tornare nella tiepida depressione emotiva della scorsa stagione.

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Non c’era bisogno di Genoa-Juventus per capire che l’assenza di Adrien Rabiot è un lusso che non si può permettere il non proprio lussuoso centrocampo bianconero. Se il sempre più noioso dibattito su Allegri (noioso perché sterile battaglia fra pregiudizi pro o contro) divide critica e tifosi, c’è una sostanziale unanimità sul fatto che almeno un centrocampista, possibilmente di qualità, è un rinforzo indispensabile per la Juventus.

Lo Scudetto da contendere all'Inter tra realismo e speranza

Sì, ma indispensabile per cosa? Se il quarto posto, obiettivo economico del club, può essere raggiunto con la rosa attuale, seppure con qualche rischio, altrettanto non si può dire dello scudetto, obiettivo emotivo-calcistico del club e, soprattutto, della squadra. C’è molto ottimismo nel pensare che un innesto a centrocampo possa colmare il divario fra la rosa dell’Inter e della Juventus, riequilibrando la lotta scudetto, ma è il realismo più crudo a suggerire che senza quell’innesto non si può neanche alimentare la speranza di una lotta fino all’ultimo.

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