È piemontese, gioca nella Primavera bianconera ed è figlio d'arte di un ex granata. Si chiama Michele Scienza e per lui il derby della Mole non può mai essere una partita come le altre. Sarà un match certamente speciale per Michele ma anche per papà Beppe quello di domani pomeriggio, ore 16.30, in casa del Torino. «Sono cresciuto in granata e ho sempre avuto la Juventus come rivale - ricorda Scienza senior -. Oggi però c'è Michele dall'altra parte e il mio cuore è anche di là. Domani tiferò per mio figlio».
A differenza del padre, Scienza jr è un centrocampista offensivo, all'occorrenza attaccante e seconda punta. Classe 2006, è un giocatore brevilineo che ha gamba, buona tecnica e personalità, con un carattere ancora da sgrezzare come tanti suoi coetanei. In mezzo al campo si ispira a Dybala mentre lontano da Vinovo studia ragioneria alle superiori, ascolta la trap italiana, ama le lasagne e uscire in compagnia. Michele alla Juventus ci è finito attraverso un altro derby: quello d'Italia vinto contro l'Inter dai bianconeri più di tre anni fa, sul terreno di gioco del calciomercato. « La Juve è stata brava a inserirsi e a garantire a Michele un percorso calcistico e di studi all'altezza. E abbiamo accettato», racconta mister Scienza, in attesa di una nuova avventura in panchina dopo l'esperienza alla guida della Pro Vercelli terminata a fine 2021. Michele è nato a Borgomanero in provincia di Novara nel periodo in cui Beppe allenava nel settore giovanile azzurro. «Ero sulla panchina degli allievi nazionali - ricorda l'allenatore parlando anche del presente - vado poco a vedere la Primavera bianconera ma questa partita cercherò di non perdermela. Il derby è sempre il derby»...