Juve, come sta Chiesa: prognosi ancora incerta. E l’ipotesi Bernardeschi…

Federico avverte di nuovo male al ginocchio per un edema osseo. L’utilità dell’innesto dell’ex bianconero

Con la finestra del mercato invernale che si sta per chiudere, mancano appena 11 giorni al primo febbraio quando alle 20 suonerà il gong, la Juventus resta vigile e attiva sia in fase di uscita che di entrata. Cominciamo dalla situazione di Djalò. Il difensore portoghese, dopo essere atterrato in Italia, ha svolto al J Medical le consuete visite di rito che lo porteranno a firmare il contratto con il club bianconero sino al 2028.

Per lui inizierà un periodo di ambientamento con la nuova squadra di Massimiliano Allegri, mirato a completare il recupero dall’intervento al legamento crociato del ginocchio subito a marzo. E in questa seconda parte di stagione dovrebbe già anche fare il suo esordio. Il lusitano, un gigante destinato a rappresentare uno dei pilastri del muro bianconero per la prossima annata insieme alle altre torri Danilo, Bremer e Gatti, è costato 3.5 milioni più bonus a fronte di determinati risultati sportivi individuali e collettivi, oltre al 10 per cento che dovrà essere corrisposto ai francesi in caso di futura vendita. Ma non basta.

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Mercato Juve

Il direttore tecnico Cristiano Giuntoli e il direttore sportivo Giovanni Manna sono sempre all’erta per verificare se negli ultimissimi giorni si concretizzasse un’occasione da prendere al volo. Del resto che la rosa della Juventus sia corta in mezzo al campo non è una novità, da quando Pogba e Fagioli sono stati squalificati per doping e il caso scommesse. Non a caso una decina di giorni fa la coppia di dirigenti è andata a un passo dal tesserare l’inglese Henderson salvo poi lasciare la pista dopo l’ultimo consulto con lo stesso Allegri, che da una parte non vuole rompere il magico equilibrio che ha saputo creare e dall’altra non è entusiasta di inserire un elemento che non conosce il nostro campionato a quattro mesi dalla conclusione dello stesso.

In realtà i radar sono sempre accesi perché in queste condizioni è un attimo che scatti l’emergenza, come si è visto a Lecce dove con l’assenza di Rabiot si è assottigliato il numero di centrocampisti disponibili. E il problema del numero risicato vale in parte anche per l’attacco. Poichè, con la decisione di far partire Kean in prestito, allo stato dell’arte gli attaccanti a disposizione del tecnico livornese non sempre sono quattro, poichè Chiesa da tempo sta convivendo con un dolore al ginocchio che a intermittenza lo costringe ad alzare bandiera bianca.

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Situazione Chiesa

Nulla di così preoccupante, nel senso che il problema non ha nulla a che fare con il legamento operato, si tratta infatti di una sintomatologia dolorsa riferibile a un edema osseo. E in questi casi la prognosi non è certa, dipenderà da quanto tempo impiegherà l’ematoma a riassorbirsi. Ed ecco che anche per questa ragione potrebbe prendere corpo l’ipotesi di ingaggiare Federico Bernardeschi che ha tutte le qualità per entrare al meglio nel gruppo. Lui è tornato a Toronto per preparare la ripresa nella Mls, ma basterebbe una chiamata per vederlo organizzare il suo viaggio di ritorno. Nessuna controindicazione e molti vantaggi: dall’ingaggio basso alla facilità di inserimento tattico e non solo.

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Con la finestra del mercato invernale che si sta per chiudere, mancano appena 11 giorni al primo febbraio quando alle 20 suonerà il gong, la Juventus resta vigile e attiva sia in fase di uscita che di entrata. Cominciamo dalla situazione di Djalò. Il difensore portoghese, dopo essere atterrato in Italia, ha svolto al J Medical le consuete visite di rito che lo porteranno a firmare il contratto con il club bianconero sino al 2028.

Per lui inizierà un periodo di ambientamento con la nuova squadra di Massimiliano Allegri, mirato a completare il recupero dall’intervento al legamento crociato del ginocchio subito a marzo. E in questa seconda parte di stagione dovrebbe già anche fare il suo esordio. Il lusitano, un gigante destinato a rappresentare uno dei pilastri del muro bianconero per la prossima annata insieme alle altre torri Danilo, Bremer e Gatti, è costato 3.5 milioni più bonus a fronte di determinati risultati sportivi individuali e collettivi, oltre al 10 per cento che dovrà essere corrisposto ai francesi in caso di futura vendita. Ma non basta.

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