Dal 15 dicembre di Genoa-Juve, quando ha disputato tutta la partita, Federico Chiesa ha totalizzato appena 123 minuti giocando una partita sì e una no: assente con il Frosinone; presente, per 22 minuti, con la Roma e poi per un'ora contro la Salernitana in Coppa Italia; poi assente con la Salernitana in campionato e con il Frosinone in Coppa Italia; 33 minuti con il Sassuolo e poi assente ieri contro il Lecce.
Qual è il problema che blocca Chiesa?
Il ginocchio. Ma, attenzione, non ha a che vedere con il legamento che si è rotto nel gennaio del 2022 e questa è una buona notizia. Ora Federico ha a che fare con un edema osseo all'altezza del ginocchio. Un piccolo ematoma che gli procura fastidio e che deve riassorbirsi per rimetterlo in condizione di giocare con regolarità, come peraltro ha fatto fino a metà dicembre. Nulla di grave, dunque, ma un problema da non sottovalutare.
I tempi?
Difficile stabilirli, anche perché in questi casi ci si affida sia agli esami strumentali che alle sensazioni del giocatore. Finora la linea condivisa dallo staff e dallo stesso Chiesa è stata comunque quella della prudenza, perché nessuno vuole peggiorare la situazione e anche perché, in questo momento, la situazione in attacco è di relativa abbondanza per Allegri, dopo l'esplosione di Yildiz e la comprovata affidabilità di Milik. Chiesa, insomma, può guarire con calma dal suo problema al ginocchio per poi mettersi in gioco e riconquistarsi il posto, al momento affidato con profitto al giovane turco.