Vlahovic e Baldanzi, botta e risposta
Sia Allegri che Nicola hanno iniziato la ripresa con gli stessi uomini e con la stessa strategia, con la Juve bassa per negare ai rivali gli spazi dove far valere la superiorità numerica, l’Empoli a muovere il pallone per cercare quegli spazi ma sempre attento a non concederne. Se li sono presi, però, McKennie e Cambiaso, con due spunti sulla destra che al 5’ hanno fruttato un calcio d’angolo sugli sviluppi del quale Vlahovic ha tuonato in rete di sinistro in mischia, omaggiando a modo suo Gigi Riva, ricordato prima della partita con un minuto di silenzio.
Lo svantaggio ha spinto Nicola alle prime mosse: fuori la torre Cerri e il regista Grassi, dentro due trequartisti di talento come Baldanzi e Cancellieri. Weah per Miretti la risposta quasi immediata di Allegri, con lo statunitense sulla fascia destra Cambiaso spostato sul centrosinistra, mantenendo invariato il 3-5-1, di fatto quasi sempre 5-3-1. Un muro in cui l’Empoli ha cercato varchi con agilità e tecnica, trovando quello decisivo proprio con Baldanzi, al quale la difesa bianconera al 25’ ha lasciato un po’ troppo tempo per caricare il destro dal limite e piazzarlo a fil di palo alla sinistra di Szczesny.
Incoraggiato dalla reazione bianconera, Allegri ha provato a spingerla ulteriormente inserendo Yildiz per Cambiaso e Iling per Kostic, ma la superiorità numerica e di energie dell’Empoli, dopo oltre un’ora giocata con l’uomo in più, ha frustrato i desideri juventini. Che restano però ben accesi, in vista dell’appuntamento del 4 febbraio a San Siro.