La Juve torna guardia e insegue l’Inter: Allegri non cambia idea

Domenica sera lo scontro diretto: nerazzurri in vantaggio di un punto ma con una partita da recuperare
La Juve torna guardia e insegue l’Inter: Allegri non cambia idea© ANSA

E adesso la Juventus è tornata guardia e insegue l’Inter, avanti di un punto in classifica a una settimana dal gran ballo di San Siro. La sfida tra Inter e Juventus è cominciata già ieri sulla Fi-Pi-Li, la superstrada che da Firenze arriva a Livorno passando da Empoli: le strade toscane fanno da ideale crocevia per lo scudetto. Se l’Empoli in trasferta a Torino ha giocato mezzo scherzetto alla Juventus, la Viola in casa ha lasciato via libera all’Inter. E adesso ognuno dei due contendenti penserà solo a se stesso per preparare il faccia a faccia in programma domenica sera allo stadio “Meazza” di Milano, quartiere San Siro.

Un appuntamento che Massimiliano Allegri non vuol chiamare sfida scudetto, ma “solo” Inter-Juve per una serie di ragioni. La prima è quella più prosaica e riguarda il fatto che mancano ancora un bel po’ di giornate (sedici per i nerazzurri e quindici per i bianconeri) prima della fine del campionato. E, come spiegano i vecchi del mestiere, può ancora succedere di tutto e a tutti i livelli (o quasi, perché alcuni sembrano ormai definitivamente stabilizati..). In secondo luogo perché il tecnico bianconero mantiene, legittimamente, la propria posizione ideologica sulla candidatura dei nerazzurri alla vittoria finale.

Inter-Juve e il duello a distanza

Una posizione che il tecnico bianconero sostiene da inizio stagione, quando ancora in molti non accreditavano la Juventus di questa capacità di stare aggrappati alla squadra di Simone Inzaghi. Un duello a distanza perfino suggestivo anche in virtù degli incastri del calendario che hanno innescato continui sorpassi e controsorpassi, con l’Inter che è riucita sempre a mantenere la testa della classifica in virtù di un’unica differenza: i due punti in più conquistati a Bergamo contro quell’Atalanta che invece costrinse la Juventus al pareggio. La dinamica del sorpasso e del contro sorpasso si è verificata anche in questo turno, dopo il pareggio interno della Juve contro l’Empoli e la successiva vittoria nerazzurra a Firenze. Con una differenza sostanziale, però, che rende ancora più “pesante la sfida di domenica prossima: l’Inter ha una partita in meno e, in teoria, potrebbe piazzare una fuga decisiva ai fini dello scudetto. I nerazzurri, infatti, devono recuperare la gara contro l’Atalanta rinviata per la Supercoppa. È ovvio che se Lautaro e compagni riuscissero ad allungare a quattro i punti di vantaggi dopo la sfida contro la Juventus, si presenterebbero al recupero del 28 febbraio contro i bergamaschi con un vero e proprio asso da calare sulla storia del campionato.

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La cosa scudetto e l'ipotesi spareggio

Allegri, nella sua Livorno e dunque all’altra estremità della Fi-Pi-Li, non si era fatto soverchie illusioni circa un’eventuale sconfitta dell’Inter al “Franchi”. Ai suoi ragazzi ha sempre ribadito di dover far la corsa solo su se stessi concentrandosi su una partita dopo l’altra come forse non è successo fino in fondo nella gara contro l’Empoli, quando tra i bianconeri il retropensiero della gara di San Siro si è infilato nelle pieghe di muscoli e cervello annacquando un poco la ferocia agonistica e la lucidità di pensiero. Ma adesso la sfida non è più a distanza e, chissà, mantenendosi aggrappata fino alla fine, confidando sulle fatiche nerazzurre di Champions, la Juventus potrebbe perfino cullare il sogno di costringere l’Inter al finale meno gradito: quello dello spareggio per l’assegnazione dello scudetto, previsto in casi di arrivo a pari punti. Da cardiopalma.

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E adesso la Juventus è tornata guardia e insegue l’Inter, avanti di un punto in classifica a una settimana dal gran ballo di San Siro. La sfida tra Inter e Juventus è cominciata già ieri sulla Fi-Pi-Li, la superstrada che da Firenze arriva a Livorno passando da Empoli: le strade toscane fanno da ideale crocevia per lo scudetto. Se l’Empoli in trasferta a Torino ha giocato mezzo scherzetto alla Juventus, la Viola in casa ha lasciato via libera all’Inter. E adesso ognuno dei due contendenti penserà solo a se stesso per preparare il faccia a faccia in programma domenica sera allo stadio “Meazza” di Milano, quartiere San Siro.

Un appuntamento che Massimiliano Allegri non vuol chiamare sfida scudetto, ma “solo” Inter-Juve per una serie di ragioni. La prima è quella più prosaica e riguarda il fatto che mancano ancora un bel po’ di giornate (sedici per i nerazzurri e quindici per i bianconeri) prima della fine del campionato. E, come spiegano i vecchi del mestiere, può ancora succedere di tutto e a tutti i livelli (o quasi, perché alcuni sembrano ormai definitivamente stabilizati..). In secondo luogo perché il tecnico bianconero mantiene, legittimamente, la propria posizione ideologica sulla candidatura dei nerazzurri alla vittoria finale.

Inter-Juve e il duello a distanza

Una posizione che il tecnico bianconero sostiene da inizio stagione, quando ancora in molti non accreditavano la Juventus di questa capacità di stare aggrappati alla squadra di Simone Inzaghi. Un duello a distanza perfino suggestivo anche in virtù degli incastri del calendario che hanno innescato continui sorpassi e controsorpassi, con l’Inter che è riucita sempre a mantenere la testa della classifica in virtù di un’unica differenza: i due punti in più conquistati a Bergamo contro quell’Atalanta che invece costrinse la Juventus al pareggio. La dinamica del sorpasso e del contro sorpasso si è verificata anche in questo turno, dopo il pareggio interno della Juve contro l’Empoli e la successiva vittoria nerazzurra a Firenze. Con una differenza sostanziale, però, che rende ancora più “pesante la sfida di domenica prossima: l’Inter ha una partita in meno e, in teoria, potrebbe piazzare una fuga decisiva ai fini dello scudetto. I nerazzurri, infatti, devono recuperare la gara contro l’Atalanta rinviata per la Supercoppa. È ovvio che se Lautaro e compagni riuscissero ad allungare a quattro i punti di vantaggi dopo la sfida contro la Juventus, si presenterebbero al recupero del 28 febbraio contro i bergamaschi con un vero e proprio asso da calare sulla storia del campionato.

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