Gatti, la Juve, le pressioni e la promessa: “Sono sicuro che succederà"

Il difensore bianconero è stato protagonista di un'intervista sul canale Youtube della Lega Serie A

Federico Gatti ha rilasciato un'intervista sul canale youtube della Lega Serie A: dal suo passato da muratore alla gavetta nelle serie minori, il centrale di Rivoli ha giocato in tutte le divisioni del calcio italiano. Durante l'intervista, Gatti ha dichiarato: "Il primo anno che feci da Pavarolo a Verbania, che andai a vivere lontano dai miei genitori, avevo 20 anni, è stato il primo anno da difensore puro, perché prima non lo facevo. Lì è iniziato un po' tutto. Ero una persona normalissima, guardavo le partite come spettatore, ora le vivo su me stesso, mi ha stravolto la vita. Voglio trasformare quello che ho in testa sul campo".

L'arrivo alla Juve

"Prima sei mesi in prestito al Frosinone, poi sono arrivato qua a luglio e mi dovevo giocare tutte le mie carte, è stato difficile ma emozionantissimo. Non ho mai giocato in altre squadre in Serie A ma qui alla Juve hai pressioni che non si possono spiegare dentro e fuori dal campo. Ti aiuta ma sotto altri aspetti le pressioni ti possono anche mangiare". Poi sul rapporto che ha con i compagni ha aggiunto: «Bremer è più che un compagno, perché si è creata anche con lui un’alchimia pazzesca. Ma come con Danilo, Alex Sandro, Rugani. Imparo ogni giorno da loro, non ho tutta questa esperienza e imparo da loro qualsiasi cosa Vlahovic? È un ragazzo d’oro, sono legatissimo. Lui è un attaccante pazzesco, ora dobbiamo tenere i piedi per terra ed arrivare il più in alto possibile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gatti su Inter-Juve

Sulla sfida scudetto tra Inter e Juve, Gatti ha affermato: "L’ho vissuto l’anno scorso, è una partita sentitissima e bellissima. San Siro è uno degli stadi più belli d’Europa e secondo me si affrontano due squadre più forti d’Italia però, per me, non è una partita decisiva perché ci sono ancora tanti tanti punti".

Lautaro-Thuram, le parole di Gatti

"Lautaro e Thuram sono due attaccanti molto forti, difficili da marcare. Si completano, hanno delle caratteristiche differenti. Però tutta l’Inter è forte, sono una squadra molto solida. Però vedremo, 90 minuti e vedremo". Infine Gatti ha concluso così: "Il prossimo capitolo? Alzare un trofeo. L’ho già detto anche in passato, son sicuro che succederà e non vedo l’ora".

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Federico Gatti ha rilasciato un'intervista sul canale youtube della Lega Serie A: dal suo passato da muratore alla gavetta nelle serie minori, il centrale di Rivoli ha giocato in tutte le divisioni del calcio italiano. Durante l'intervista, Gatti ha dichiarato: "Il primo anno che feci da Pavarolo a Verbania, che andai a vivere lontano dai miei genitori, avevo 20 anni, è stato il primo anno da difensore puro, perché prima non lo facevo. Lì è iniziato un po' tutto. Ero una persona normalissima, guardavo le partite come spettatore, ora le vivo su me stesso, mi ha stravolto la vita. Voglio trasformare quello che ho in testa sul campo".

L'arrivo alla Juve

"Prima sei mesi in prestito al Frosinone, poi sono arrivato qua a luglio e mi dovevo giocare tutte le mie carte, è stato difficile ma emozionantissimo. Non ho mai giocato in altre squadre in Serie A ma qui alla Juve hai pressioni che non si possono spiegare dentro e fuori dal campo. Ti aiuta ma sotto altri aspetti le pressioni ti possono anche mangiare". Poi sul rapporto che ha con i compagni ha aggiunto: «Bremer è più che un compagno, perché si è creata anche con lui un’alchimia pazzesca. Ma come con Danilo, Alex Sandro, Rugani. Imparo ogni giorno da loro, non ho tutta questa esperienza e imparo da loro qualsiasi cosa Vlahovic? È un ragazzo d’oro, sono legatissimo. Lui è un attaccante pazzesco, ora dobbiamo tenere i piedi per terra ed arrivare il più in alto possibile».

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