Montero, dinastia Juve: Alfonso dopo Paolo, debutto top in Primavera. Papà...

Il difensore ha esordito nell'U19 bianconera, nel match finito 1-1 contro la Lazio, con una prestazione eccellente
Montero, dinastia Juve: Alfonso dopo Paolo, debutto top in Primavera. Papà...© Juventus FC via Getty Images

Esordire con la Juventus Primavera a soli 16 anni può non essere facile: la maglia rischia di diventare un macigno, ancor di più se a gettarti nella mischia e a controllarti movimento per movimento è tuo padre, al contempo allenatore della squadra. E invece Alfonso Montero, nonostante il primo giudice e tifoso a pochi metri da lui e un cognome pesante sulle spalle, ha debuttato con una grandissima prestazione nell'U19, nell'1-1 contro la Lazio.

Due Montero nella Juve Primavera

Dopo 11 presenze stagionali nell'U17, il tecnico della Primavera Paolo Montero ha ritenuto pronto suo figlio Alfonso per fare uno step in più e giocare con l'U19. E a scacciare via eventuali malelingue e chiacchiere da bar, ci ha pensato proprio il giovanissimo difensore classe 2007, con una prestazione sontuosa. Difensivamente, prima di tutto, con l'unica pecca di essersi fatto saltare da Milani sulla fascia poco prima di abbandonare anzitempo il campo. Per il resto, in fase di posizionamento e letture è stato praticamente impeccabile. 

E non è mancato il suo apporto nemmeno in fase offensiva: il filtrante per Anghelè nel primo tempo, mettendo il compagno davanti la porta. E poi la personalità con cui ha calciato da fuori nella ripresa, avanzando e concludendo da circa 25 metri, con un tiro centrale ma finito girando in modo strano, e che ha messo in seria difficoltà l'estremo difensore biancoceleste. Insomma, una partita completa sotto ogni aspetto. Ma Montero, mister e papà, come ha commentato la prima di Alfonso con la Primavera bianconera?

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 Montero e il debutto nella Juve U19 del figlio Alfonso

Montero, ai microfoni del club, ha voluto innanzitutto analizzare l'andamento della gara: "Ci siamo tirati un po’ indietro nel secondo tempo, era normale che loro venissero fuori visto che stavano perdendo e dovevano cercare di rimettere in piedi il risultato. Se fossimo riusciti a essere più concreti in ripartenza, in alcune transizioni di gioco, saremmo riusciti a essere più pericolosi. Dobbiamo lavorare su questi aspetti e migliorare. Ciò non toglie che siamo contenti della prestazione della squadra, del senso di appartenenza mostrato, del gioco corale che viene espresso: sono felice quando il migliore in campo è il gruppo, perché vuol dire che si riesce a giocare insieme".

E ancora: "Il nostro obiettivo è proseguire lungo questa strada e continuare a migliorare. Anghelé ha avuto l’opportunità di lavorare in Next Gen al fianco dei professionisti: è più maturo e il fatto di aver condiviso il campo con calciatori di 25-30 anni è utile perché ti permette di avere un miglior posizionamento, è una cosa che ti fa crescere più velocemente. Per questo motivo è stata creata la Next Gen, per garantire ai ragazzi un ulteriore step di crescita per arrivare in prima squadra. Essersi confrontato con gli uomini presenti in quello spogliatoio lo ha sicuramente aiutato". E su Alfonso Montero?: "Di lui invece preferisco non parlare, il motivo è semplice: è mio figlio, siamo partiti da una nazione piccolissima. Dobbiamo solo essere grati dell’occasione che ci è capitata e che la Juventus ci sta permettendo di vivere". Poche parole, tanti fatti: in pieno stile Montero.

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Esordire con la Juventus Primavera a soli 16 anni può non essere facile: la maglia rischia di diventare un macigno, ancor di più se a gettarti nella mischia e a controllarti movimento per movimento è tuo padre, al contempo allenatore della squadra. E invece Alfonso Montero, nonostante il primo giudice e tifoso a pochi metri da lui e un cognome pesante sulle spalle, ha debuttato con una grandissima prestazione nell'U19, nell'1-1 contro la Lazio.

Due Montero nella Juve Primavera

Dopo 11 presenze stagionali nell'U17, il tecnico della Primavera Paolo Montero ha ritenuto pronto suo figlio Alfonso per fare uno step in più e giocare con l'U19. E a scacciare via eventuali malelingue e chiacchiere da bar, ci ha pensato proprio il giovanissimo difensore classe 2007, con una prestazione sontuosa. Difensivamente, prima di tutto, con l'unica pecca di essersi fatto saltare da Milani sulla fascia poco prima di abbandonare anzitempo il campo. Per il resto, in fase di posizionamento e letture è stato praticamente impeccabile. 

E non è mancato il suo apporto nemmeno in fase offensiva: il filtrante per Anghelè nel primo tempo, mettendo il compagno davanti la porta. E poi la personalità con cui ha calciato da fuori nella ripresa, avanzando e concludendo da circa 25 metri, con un tiro centrale ma finito girando in modo strano, e che ha messo in seria difficoltà l'estremo difensore biancoceleste. Insomma, una partita completa sotto ogni aspetto. Ma Montero, mister e papà, come ha commentato la prima di Alfonso con la Primavera bianconera?

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