TORINO - Da Pogba ad Alcaraz: il denominatore comune non è soltanto la maglia bianconera, che il francese ha appeso al chiodo il 12 settembre, giorno della sospensione per la positività al Dhea, e che l’argentino ha indossato per la prima volta una settimana fa, a San Siro nel derby d’Italia. A unire i due giocatori della Juventus c’è anche l’avversario di domani sera, l’Udinese. Proprio la partita contro i friulani, il 20 agosto all’esordio della stagione, è quella incriminata: Pogba, rimasto in panchina nello 0-3 finale, era stato sorteggiato per il test antidoping.
Juve, da Pogba ad Alcaraz
E nelle sue urine era stata trovata la sostanza dopante, il cosiddetto ormone della giovinezza: dopo la conferma delle controanalisi, la Procura aveva chiesto 4 anni di squalifica per il centrocampista, che aveva scelto di non patteggiare ma di dimostrare la sua buona fede nel processo sportivo. Fissato in un primo momento per il 18 gennaio, ha subito un rinvio a dopo il 15 febbraio su richiesta dei legali di Pogba per avere più tempo a disposizione per organizzare al meglio la difesa. Il fatto che a oggi non sia stata ancora calendarizzata la data della prima udienza fa supporre che i tempi potrebbero allungarsi ulteriormente.