I primi lampi di Alcaraz: cosa si è visto
Qualche lampo di Alcaraz si è già visto in allenamento: il gran gol da fuori area contro il Chisola, la ricerca della palla, i passaggi filtranti o la progressione, il tutto unito a una grande personalità. Avrà il difficile compito di non scardinare gli equilibri raggiunti dalla squadra e, nello stesso tempo, di trovare il guizzo con cui rendersi pericoloso e demolire le difese avversarie. Il metodo Allegri, che ha dalla sua l’ottima gestione dei giovani, farà il resto. «Con il tecnico ho parlato quando sono arrivato - spiega Alcaraz -. Mi ha detto di non perdere l’umiltà, il fuoco e tutto quello che mi ha portato qui. Mi ha detto di stare calmo. Per me è un sollievo sapere che lui mi parla e ha fiducia in me».
Feeling con allenatore e squadra per il 21enne argentino che alla playstation sceglieva sempre la Juventus. «Quella di Cristiano Ronaldo, il mio idolo, e di Douglas Costa» precisa Alcaraz che racconta la prima chiamata del club bianconero. «Il mio agente Sebastian era a Southampton con me, stavamo per mangiare e l’hanno chiamato per comunicargli l’interesse della Juve. Io non ci credevo, ma neanche lui, che stava trattando con altri club inglesi. Il giorno dopo la Juve ha fatto un’offerta e il sogno è diventato realtà, così eccoci qua. Due ore dopo ho chiamato mia madre: tutta la famiglia era contenta». Alcaraz ha quattro mesi per dimostrare di essere da Juventus. «Il riscatto del cartellino a 50 milioni non mi impressiona - dice senza nascondere le ambizioni -. È difficile ma non impossibile riuscire a convincere la Juventus...». Domani sera avrà l’occasione per mettersi in mostra e per infiammare anche lo Stadium: sicuramente il popolo bianconero sarà conquistato dalla genuinità e dalla spavalderia del ragazzo. Se poi alle parole seguiranno anche i fatti, sarà un trionfo.