Pagelle Juve: pasticcio Alex Sandro, Chiesa sparisce, la mossa Weah non paga

Voti e giudizi della squadra bianconera, sconfitta 1-0 dall'Udinese all'Allianz Stadium: si salvano solo Bremer e Cambiaso

La Juventus cade allo Stadium contro l'Udinese. È la prima sconfitta interna stagionale per la squadra di Massimiliano Allegri e arriva dopo due prestazioni - contro Empoli e Inter - poco brillanti, dalle quali era riuscita a portare via un solo punto. Un calo evidente di ritmo e gioco con molti dei protagonisti bianconeri apparsi spenti e mai in grado di fare la differenza. Il gol di Lautaro Giannetti arriva al 25' del primo tempo sugli sviluppi di una punizione battuta con forza da Samardzic e respinta goffamente da Alex Sandro. La reazione della Juve però non arriva: la squadra sembra sparita ed esce tra i fischi dello Stadium.

Szczesny 6

Un solo tiro verso lo specchio, su cui non può che raccogliere la sfera in fondo al sacco e incoraggiare i suoi a ripartire. Missione, quest’ultima, fallita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gatti 5.5

Il più pericoloso (o quasi) della combriccola, almeno nel primo tempo, a scorrere con la mente le conclusioni bianconere verso Okoye. Non è la prima volta. Ma ha la sua parte di responsabilità sulla rete friulana, con Lucca che in piena area lo anticipa di testa e innesca il rimpallo vincente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bremer 6

Il suo lancio nel vuoto, al tramonto del primo tempo, è un limpido manifesto dei primi 45’ bianconeri. Stende Samardzic lanciato in contropiede con un blocco in movimento molto cestistico, in onore delle imminenti FinalEight a Torino: diffidato e ammonito, salterà Verona. Nella ripresa, quando deve difendere in campo aperto, fa valere i gradi ottenuti sul campo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alex Sandro 4

Il pasticcio da cui germoglia il gol dell’Udinese è (ancora una volta…) farina del suo sacco: avrebbe potuto celebrare la presenza numero 420, che lo issa come secondo straniero più presente di sempre nel club al pari di Trezeguet, con una rete per rinverdire i fasti del bomber francese. Sceglie invece la via dell’assist: sì, ma per Giannetti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Weah 4.5

La mossa a sorpresa della vigilia non paga: vaga spaesato per il campo, porta palla soltanto per percorrere misteriose linee orizzontali. E non riesce mai ad azionare i cavalli che ha già dimostrato di possedere nel motore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

McKennie 5.5

Si è accesa la spia della riserva e, a questo punto della stagione e per quanto fatto vedere finora, non può suonare come una sorpresa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Locatelli 5

Spacca la legna, delegando l’impostazione del gioco che vada oltre un mediamente ordinato smistamento a destra e sinistra del pallone. E anche al tiro non è serata: ha una buona occasione dal limite, ma la palla non raggiunge nemmeno la linea di fondo.

Nicolussi Caviglia (32’ st) ng

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Rabiot 5

Il timido colpo di testa per quello che sarebbe stato l’assist sul gol di Milik, cancellato dalla segnalazione dell’assistente, non può bastare. Giù di corda.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cambiaso 6.5

Il vero regista è lui, che sfrutta costanti traiettorie a convergere per calamitare su di sé il pallone, provare a inventare la giocata o scaraventare da ambidestro verso la porta. Regista e anima di una squadra che, tutto intorno, dimostra di aver patito un contrappasso psicologico di ritorno da San Siro. Lui, invece, incarna il motto societario… fino alla fine, dispensando anche da destra una pennellata al bacio per Yildiz che non ci arriva.

Cerri (39’ st) ng

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milik 4.5

Trangugiato killer instinct a sorsate contro il Frosinone in Coppa, il polacco ha svuotato la bottiglietta personale: il tiro-cross di Cambiaso è potente, ma lui si fionda sul pallone con il piede sbagliato, mentre recapita in faccia a Okoye il colpo di testa su pennellata di Alex Sandro. Quando trova la porta, poi, è la bandierina alzata dell’assistente a strozzargli l’urlo in gola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiesa 5

Un colpo di tacco al limite e una sponda di testa in area per Cambiaso aprono e chiudono l’effimera fiammata dei primi dieci minuti, lasciando spazio a una versione nervosa e inconcludente dell’attaccante. Che nella ripresa si incaponisce in non-dribbling dritto per dritto e sperpera anche le pur golose occasioni dai calci d’angolo.

Iling-Junior (32’ st) ng

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Yildiz (16’ st) 5.5

Manca l’aggancio sul cioccolatino di Cambiaso: non semplice, ma nemmeno impossibile… 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

All. Allegri 5

L’esperienza delle 405 panchine in bianconero gli fa suonare campanelli d’allarme nella testa fin dall’avvio, in cui subito si sbraccia e si dimena. Le soluzioni provate nella ripresa assomigliano più a mosse disperate che a intuizioni. Però aveva ragione lui: i calcoli vanno fatti sulla quinta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Juventus cade allo Stadium contro l'Udinese. È la prima sconfitta interna stagionale per la squadra di Massimiliano Allegri e arriva dopo due prestazioni - contro Empoli e Inter - poco brillanti, dalle quali era riuscita a portare via un solo punto. Un calo evidente di ritmo e gioco con molti dei protagonisti bianconeri apparsi spenti e mai in grado di fare la differenza. Il gol di Lautaro Giannetti arriva al 25' del primo tempo sugli sviluppi di una punizione battuta con forza da Samardzic e respinta goffamente da Alex Sandro. La reazione della Juve però non arriva: la squadra sembra sparita ed esce tra i fischi dello Stadium.

Szczesny 6

Un solo tiro verso lo specchio, su cui non può che raccogliere la sfera in fondo al sacco e incoraggiare i suoi a ripartire. Missione, quest’ultima, fallita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...