Juve, a Verona senza Bremer: Allegri, il rebus e la scelta non scontata

Sabato bianconeri di scena al Bentegodi: perla prima volta il brasiliano, che si è rivelato la colonna della difesa perdendo solo 6’, resta a casa perché squalificato

TORINO - Sabato la Juventus proverà l’effetto che fa. Quale? Giocare senza Gleison Bremer. Già, perché nelle 24 partite disputate - che hanno prodotto il secondo posto in classifica grazie a 16 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte - lui è sempre stato titolare perdendo per strada solo gli ultimi sei minuti della sfida di Bergamo, per via dei crampi. Un vero pilastro delle retroguardia difensiva, il brasiliano, che in questa seconda annata in bianconero sta offrendo una crescita esponenziale sia dal punto di vista delle prestazioni che della maturità.

Bremer, il giallo e l'assenza

Dunque al centro della difesa juventina in tutti i sensi, non soltanto geometrici, visto che è utilizzato come perno della difesa a tre, ma anche per la sua centralità nelle scelte di Allegri. Ma al Bentegodi, contro il Verona, il tecnico livornese dovrà rinunciare alla sua fisicità oltre che alla sua regia arretrata per via della squalifica rimediata per il giallo scattato con il suo fallo su Samardzic.

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Juve, Rugani o Alex Sandro?

A questo punto si apre l’interrogativo più importante, anche se di fronte ci sarà il terzo attacco più debole del campionato con 21 gol realizzati (peggio soltanto la Salernitana con 20 e l’Empoli con 18): chi sostituirà mister Bremer? In teoria non dovrebbero esserci dubbi vista l’ultima performance di Alex Sandro ma tutti sanno quanto sia comunque considerato dal tecnico e quindi il ritorno di Daniele Rugani che forse paga il suo carattere mite e il fatto di parlare poco non si può dare per scontato.

Sta di fatto che quest’anno ogni volta che è stato - raramente - chiamato in causa non ha mai demeritato, anzi. Nelle sue sette partite di campionato giocate da titolare non ha sbagliato praticamente nulla, riuscendo anche a finire una volta nel tabellino alla voce marcatori nella sfida vinta 2-1 col Cagliari.

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La stagione di Rugani

Per il lucchese, a dirla tutta, anche una rete in Coppa Italia nella sfida in cui è stato utilizzato da titolare contro la Salernitana quando finì in goleada (6-1). Tre giorni di allenamento alla Continassa per prendere una decisione sul tridente difensivo che, qualora non contemplasse Alex Sandro titolare dopo l’errore che è costato il gol contro l’Udinese, vedrebbe Gatti a destra, Rugani al centro e Danilo come braccetto di sinistra.

Juventus, la forza della difesa

In ogni caso va ricordato che al di la degli interpreti, la Juventus è una squadra a cui è molto difficile fare gol grazie a tre fattori importanti: vanta un centrocampo che protegge molto e quasi mai si fa infilare in contropiede oltre a non patire le palle inattive anche se la rete di Giannetti è stata l’eccezione che ha confermato la regola. Dunque tra i tanti motivi di questa trasferta veronese, destinata a pesare in maniera precisa il vero valore di una squadra che nelle ultime tre partite ha raccolto un solo punto ma soprattutto ha evidenziato una involuzione nel gioco, anche quello della tenuta del pacchetto arretrato senza l’architrave che sinora ha retto al meglio sia in fase difensiva che di impostazione, volendo tralasciare le due reti messe a segno contro Cagliari e Lecce. Ma Allegri, col Verona, dai difensori si accontenterebbe del minimo sindacale: ovvero del fatto che non facciano raccogliere a Szczesny palloni in porta.

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TORINO - Sabato la Juventus proverà l’effetto che fa. Quale? Giocare senza Gleison Bremer. Già, perché nelle 24 partite disputate - che hanno prodotto il secondo posto in classifica grazie a 16 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte - lui è sempre stato titolare perdendo per strada solo gli ultimi sei minuti della sfida di Bergamo, per via dei crampi. Un vero pilastro delle retroguardia difensiva, il brasiliano, che in questa seconda annata in bianconero sta offrendo una crescita esponenziale sia dal punto di vista delle prestazioni che della maturità.

Bremer, il giallo e l'assenza

Dunque al centro della difesa juventina in tutti i sensi, non soltanto geometrici, visto che è utilizzato come perno della difesa a tre, ma anche per la sua centralità nelle scelte di Allegri. Ma al Bentegodi, contro il Verona, il tecnico livornese dovrà rinunciare alla sua fisicità oltre che alla sua regia arretrata per via della squalifica rimediata per il giallo scattato con il suo fallo su Samardzic.

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