"I trofei in bacheca sono una grande responsabilità perché restano lì a ricordarti che 'oh guarda, devi vincere'. Hai fatto questo e devi continuare a farlo" - ha detto Antonio Conte in un'intervista molto sincera al Telegraph. Verità e ambizione: "Amo il mio passato, ma allo stesso tempo l'aspettativa che porto con me è sempre molto alta e se non vinci, hai fallito". L'ex allenatore della Juve ha confermato il suo ritorno in pista e ha raccontato una serie di curiosità sulle sue esperienze e qualche aneddoto importante. Il tabloid inglese ha rivelato anche che in questi mesi Conte ha rifiutato tante offerte: la prima è stata la panchina della Nazionale dopo le dimissioni di Roberto Mancini.
"Uso sempre il Subbuteo, ora infastidisco mia moglie"
"Mi sono preso questo tempo per me, per la mia famiglia e per stare con i miei genitori", ha detto Conte. Poi ha proseguito: "Mio padre mi spinge a tornare rapidamente, ma è importante ricaricarsi, fisicamente e mentalmente. Ora il mio unico problema è che ho troppa energia e sto infastidendo mia moglie!". Poi una curiosità: "In ogni club in cui ho allenato ho portato il Subbuteo, anche a volte per spiegare alcune situazioni tattiche con i miei giocatori. Ne ho sempre avuto uno a casa mia". Sul modulo con la difesa a tre spesso criticata: "Le persone pensano che sia un sistema difensivo, ma non è vero. Ripeto, non è vero. Puoi vedere quanti gol segnano le mie squadre in ogni stagione. Non è importante se si gioca con tre o quattro difensori, ma dal modo in cui si costruisce la squadra e si costruisce l'attacco. Allo stesso tempo, non è bene essere troppo offensivi. E nemmeno troppo difensivi. Bisogna rispettare le caratteristiche dei giocatori e adattarsi a esse. La mia esperienza mi dice che se vuoi vincere il campionato o sollevare un trofeo, devi avere una squadra stabile. La scorsa stagione, il Manchester City è stato il miglior esempio di una squadra con un grande equilibrio, sia difensivamente che offensivamente".