Pagelle Juve: Kostic spento, Gatti in difficoltà, Alcaraz combattente

Voti e giudizi della squadra bianconera, uscita dalla sfida con il Verona al Bentegodi con un solo punto in tasca: Yildiz poco supportato, McKennie si sbatte ma non è al top

La Juve non va oltre il pari contro il Verona: al Bentegodi la squadra di Allegri va due volte sotto e pareggia prima con Vlahovic su rigore e infine con Rabiot. I numeri raccontano la crisi: due punti nelle ultime quattro partite e un febbraio da incubo capace di cancellare un mese di gennaio arrembante, almeno fino al pareggio con l’Empoli. L’Inter ora dista 9 punti (con la squadra di Inzaghi che deve recuperare ancora una gara) e il Milan può operare il sorpasso al secondo posto già stasera a Monza.

Pagelle Juve: Szczesny 6

Costantemente impegnato dalle incursioni dei veronesi che vanno con un’impressionante facilità al tiro. Si scalda i guanti con Lazovic, si esibisce in tuffo su Duda, respinge a mani aperte la botta di Noslin, risolve in due tempi su Belahyane. Sul gol pazzesco di Folorunsho nulla può, ma ha qualche responsabilità sul raddoppio di Nosling, con il pallone che gli passa tra le gambe.

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Gatti 5

Senza Bremer al suo fianco, il difensore va spesso in difficoltà: non riesce a dare sicurezza alla retroguardia per colpa di troppe amnesie, in particolare nell’azione del 2-1, impreciso e nervoso. C’è anche un contatto, non apparso così violento, che costringe però Folorunsho a ricorrere alle cure dei medici.

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Alex Sandro (12’ st) 5

Deve riscattare l’erroraccio contro l’Udinese, ma l’approccio non è positivo: un suo errore permette a Lazovic di andare al tiro.

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Rugani 6

Torna titolare e ha il duro compito di sostituire Bremer al centro della difesa bianconera. Duella con Noslin, attento negli anticipi e nelle chiusure.

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Danilo 5.5

Neppure la sua esperienza lo esenta da qualche errore di troppo. Fatica a dare stabilità al reparto. Nel finale subisce un trauma alla caviglia sinistra che gli viene fasciata: prosegue zoppicando perché Allegri ha finito i cambi.

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Cambiaso 6

Ritrova la fascia destra, cerca di impostare le azioni con scorribande, paga l’imprecisione.
Weah (37’ st) ng.

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McKennie 5.5

Meglio rispetto alla sfida contro l’Udinese, in cui era arrivato con le pile scariche, ma non ancora al top anche se si sbatte come un forsennato.

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Locatelli 5.5

Più che fare il regista gli tocca arretrare per dare una mano alla difesa. Poco efficace nella costruzione, gli riesce solo l’assist per il raddoppio di Rabiot.

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Rabiot 6

Un primo tempo in cui si limita a fare il compitino, nella ripresa trova però un gol preziosissimo che evita il tracollo: sale a 4 reti stagionali, ancora lontano dal record dell’anno scorso.

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Kostic 5.5

Al rientro dopo la panchina contro l’Udinese, ci si aspettava da lui uno scatto d’orgoglio. Invece la musica non cambia: spinge poco, come sono scarsi i cross. Ha solo il merito di essersi procurato il rigore.

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Chiesa (12’ st) 5.5

Con il suo ingresso la Juventus sposta in avanti il baricentro, Sfiora il gol con un tiro che finisce di poco sulla traversa su un’azione insistita, poi costringe Montipò di piede a mandare in angolo nel recupero. Qualche strappo, ma ancora non è decisivo.

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Vlahovic 6

Torna dopo aver saltato l’Udinese per infortunio e lascia subito il segno: suo il rigore che permette alla Juventus di agguantare l’immediato pareggio. Con un potente sinistro il bomber riannoda così il filo con il gol: sono sette nel 2024, 13 in tutto in campionato. Al di là del tiro dal dischetto non dà però mai l’impressione di poter trascinare la squadra.
Milik (36’ st) ng.

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Yildiz 6

Per fermarlo i veronesi vanno spesso al raddoppio: il talento turco cerca di legare il gioco della squadra, ma non viene supportato.

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Alcaraz (21’ st) 6

L’ultimo arrivato si dimostra un combattente, dà vivacità alla manovra, ma la punizione nei minuti di recupero è troppo centrale e facilmente parabile da Montipò.

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All. Allegri 5

La crisi non è finita e si allunga la striscia di partite senza vittorie: sono quattro, in cui la sua Juventus ha raccolto appena due punti. Se anche il Verona, terz’ultimo, mette paura ai bianconeri… Gli avversari hanno dato l’animo in campo, cosa che non è riuscita alla Juventus.

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La Juve non va oltre il pari contro il Verona: al Bentegodi la squadra di Allegri va due volte sotto e pareggia prima con Vlahovic su rigore e infine con Rabiot. I numeri raccontano la crisi: due punti nelle ultime quattro partite e un febbraio da incubo capace di cancellare un mese di gennaio arrembante, almeno fino al pareggio con l’Empoli. L’Inter ora dista 9 punti (con la squadra di Inzaghi che deve recuperare ancora una gara) e il Milan può operare il sorpasso al secondo posto già stasera a Monza.

Pagelle Juve: Szczesny 6

Costantemente impegnato dalle incursioni dei veronesi che vanno con un’impressionante facilità al tiro. Si scalda i guanti con Lazovic, si esibisce in tuffo su Duda, respinge a mani aperte la botta di Noslin, risolve in due tempi su Belahyane. Sul gol pazzesco di Folorunsho nulla può, ma ha qualche responsabilità sul raddoppio di Nosling, con il pallone che gli passa tra le gambe.

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