TORINO - Si è chiusa con un gol di Vlahovic e di Chiesa, autore anche dell’assist per il serbo, la partitella con cui Massimiliano Allegri ha provato a dare una svolta alla Juventus, reduce da due pareggi e da due sconfitte nelle ultime quattro giornate di campionato. Davanti a 400 tifosi, abbonati o appartenenti a Juve Club, il tecnico ha schierato una difesa a quattro (Fagioli e Iling-Junior terzini al fianco di Gatti e Tiago Djalò per i gialli, Weah e Kostic ai lati dei centrali Bremer e Rugani per i rosa) mentre in attacco ci sono state prove di tridente, con interpreti però diversi da quello che ci si aspetta, ovvero Chiesa e Yildiz a supporto di Vlahovic.
Cambiaso nel tridente offensivo
Le due squadre hanno visto invece l’apporto offensivo di Cambiaso a fianco della coppia Vlahovic-Chiesa per i rosa e quello di Nonge per la coppia Yildiz-Milik tra i gialli. Nella prima parte dell’allenamento alla Continassa erano presenti anche i vertici aziendali, dall’ad Scanavino al dt Giuntoli e al suo vice Manna. Allegri si è soffermato a parlare a lungo sia con Scanavino sia con il professor Giuseppe Vercelli, responsabile dell'area psicologica, che abitualmente è presente agli allenamenti. Assente invece in campo Mattia De Sciglio, alle prese con un sovraccarico al soleo sinistro, mentre Alex Sandro ha fatto soltanto lavoro di scarico. Ancora a parte gli infortunati Danilo, Kean e Perin.